Cairo M.tte

Con il romanzo “L’odore della torba bruciata” Alessandro Marenco ha reso omaggio a Primo Levi

Cairo M.tte. Giovedì 5 dicembre alle ore 18 presso la sala di rappresentanza della Biblioteca F.C. Rossi di Cairo Montenotte a salire davanti ai riflettori di un “Incontro con lo scrittore” è stato il carcarese Alessandro Marenco, che ha presentato il suo ultimo romanzo “L’odore della torba bruciata” edito da Pentagora.

In questo libro, in cui non mancano aspetti autobiografici e che è dedicato a Primo Levi, l’autore ci riporta agli anni immediatamente successivi all’uscita del noto romanzo dello scrittore, partigiano e chimico piemontese “ Se questo è un uomo”. Proprio alcuni episodi legati alla quotidianità della fabbrica dove Levi lavorava sono il pretesto usato da Marenco per far riemergere il ricordo dell’esperienza nei lager, con la necessità, anzi quasi il dovere, di testimoniare, ricostruire e soprattutto non dimenticare cosa sia accaduto ad Auschwitz nello specifico, e nella “shoah” in generale; rendendo al contempo omaggio al grande narratore in occasione del centenario della sua nascita. Questo è il quarto romanzo pubblicato dallo scrittore carcarese ma è il primo non ambientato in quell’amata Valbormida che nelle opere precedenti faceva da sfondo, anzi da protagonista, alla trama dei suoi romanzi. Se nei primi due, Niente di nuovo a Montenotte e Rosso cadmio. a prevalere è la prosa a tratti giocosa accompagnata da una sottile ironia, nel terzo, Come foglie, a prendere il sopravvento è il dramma sotto forma di uno scontro generazionale fra due donne tese, l’una verso l’altra, costantemente in bilico tra la rabbia e il perdono, entrambe allo stesso modo ostinate e, in forme diverse, orientate all’emancipazione. Insomma, Alessandro Marenco è un autore poliedrico, di non facile classificazione capace, senza soluzione di continuità, di passare da testi assai impegnati ad altri assai più “leggeri” come nel caso di “Scuro e stirboro”  romanzo scritto (in un dialetto valbormidese “imbastardito”) a quattro mani con Emiliano Olivieri, in cui si scimmiotta ironicamente la figura del commissario Montalbano protagonista dei celeberrimi romanzi di Camilleri. A guidarci nella scoperta di questo scrittore sono state come al solito le creatrici del format “Passare ore belle”, Antonella Ottonelli e Giuliana Balzano, coadiuvate da Gabriele Mina che ha colloquiato con l’autore. Non sono mancati, come da consuetudine, anche i disegni delle artiste Laura Di Fonzo e Monica Porro.                                                                                      

Daniele Siri

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