Acquese

Domenica 12 marzo, il Polentonissimo di Monastero Bormida

Con il Polentonissimo di Monastero Bormida la Langa Astigiana apre alla primavera e alla nuova stagione delle feste popolari all’aperto. L’atteso appuntamento sarà domenica 12 marzo e la Pro Loco è da tempo impegnata per mettere a punto la complessa macchina organizzativa della festa. Anche per la 444° edizione, oltre al consueto e sempre suggestivo palco dove dal mattino numerosi cuochi si impegneranno nella preparazione di frittata e salsiccia e nella cottura della polenta, non mancheranno numerose attrazioni: la 24° Rassegna degli Antichi Mestieri, che ripropone per le vie del paese le botteghe delle attività contadine di una volta, il banco di beneficenza, la fiera commerciale. Oltre a tutto ciò, ecco una rinnovata Mostra Mercato dei Prodotti Tipici, che amplia i suoi confini anche ad altre zone dell’Astigiano, i trattori “testa cauda” e un’area dedicata al mercatino hobbistico. Non poteva mancare la III edizione del concorso di pittura estemporanea, che porterà numerosi artisti a gareggiare in diretta dipingendo gli scorci più suggestivi della festa.

Il pomeriggio sarà allietato da un gruppo di eccezionali acrobati circensi, che con le loro evoluzioni coreografiche non mancheranno di suscitare stupore e ammirazione tra il pubblico e dalla banda musicale della città di Acqui Terme che proporrà i classici brani delle fiere paesane. Nel percorso degli antichi mestieri si alterneranno diverse osterie e gruppi musicali, tra i quali i Cuj da Ribote di Cortemilia, il Brov’Om di Prunetto e altri ancora. Inoltre daranno spettacolo i giovanissimi e agguerriti tamburini dell’Assedio di Canelli, che con il loro entusiasmo faranno rivivere momenti storici del passato.

Il momento “clou” della manifestazione resta sempre la toccante cerimonia dello scodellamento del Polentonissimo, quando il Marchese del Carretto, al termine della sfilata storica che vede coinvolti oltre 100 figuranti, dopo aver assaggiato più volte polenta e pietanza dichiarerà solennemente che “il Polentonissimo 2017 è cotto e può essere scodellato”. Allora avrà inizio la grande abbuffata, con cui calerà il sipario su questa festa da non perdere. Per degustare il Polentonissimo condito con salsiccia e frittata di cipolle e innaffiato dal buon vino delle colline monasteresi, occorre acquistare i buoni polenta presso lo stand pro loco oppure l’artistico piatto dipinto a mano dalla pittrice monasterese Raffaella Goslino.

Lunedì 13 alle ore 20,00 si replica per i Monasteresi e amici con il consueto “Polentino” a base di polenta e cinghiale per chiudere in bellezza l’esperienza della festa, mentre la sera di sabato 11 serata musicale giovanile nel castello con musica rock nei suggestivi ambienti del salone sottotetto dove si alterneranno i gruppi Xylema e Insert Coin (ingresso libero e servizio bar).

La Pro Loco e il Comune vi aspettano numerosissimi a questo fine settimana ricco di appuntamenti e di occasioni di divertimento, che non mancherà di attirare tanta gente anche da lontano. La Protezione Civile garantisce una corretta gestione dei parcheggi e viene confermata la presenza del bus navetta gratuito con punti di raccolta al bivio Bubbio/Canelli e lungo la strada verso Bistagno in regione Madonna e verso Ponti in regione San Desiderio. Occasione in più per non mancare al Polentonissimo 2017 di Monastero. Info tel. 0144/88012 (Comune) – 329/8562561 (Pro Loco).

 

III° CONCORSO ESTEMPORANEO DI PITTURA: “SCORCI DEL POLENTONISSIMO”

Ogni anno al Polentonissimo di Monastero Bormida non mancano le novità per rendere la festa sempre varia e gradita anche ai visitatori abituali. Per l’edizione 2017 la Pro Loco ha bandito la III edizione del concorso di pittura estemporanea sul tema “Scorci del Polentonissimo”, con libertà di tecnica pittorica. Numerosi pittori fin dal mattino si sfideranno “in diretta” a ritrarre angoli caratteristici del paese e della festa, mentre il pubblico potrà vederli all’opera e giudicare le loro creazioni artistiche, fino alla premiazione finale che avverrà dopo lo scodellamento del Polentonissimo.

La partecipazione al concorso è aperta a tutti gli artisti italiani e stranieri. Ogni partecipante dovrà essere munito di tela o supporto bianco delle dimensioni minime di cm. 40 x 50 e massime di cm. 60 x 80; alla consegna la tela dovrà essere munita di cornice adeguata. La timbratura della tela avverrà solo domenica 12 marzo, dalle ore 8,30 alle ore 10,00 in Piazza Castello, presso lo stand Pro Loco; la timbratura verrà effettuata sulla parte anteriore della tela.

Gli artisti possono disporsi in varie parti del paese per valutare gli scorci più suggestivi; dopo le ore 11,30 dovranno disporsi nell’area loro assegnata in piazza Castello per proseguire nel pomeriggio con la realizzazione dell’opera alla presenza del pubblico. La consegna delle opere avverrà alle ore 17,00 e la premiazione alle ore 17,30 subito dopo lo scodellamento del Polentonissimo 2017. Una giuria altamente qualificata premierà le opere; il giudizio della giuria è insindacabile. Sono stabiliti i seguenti premi: 1° premio – € 150,00; 2° premio – € 100,00; 3° premio – € 80,00; dal 4° all’8° premio – buoni acquisto o prodotti tipici locali. Ogni artista che riceverà il premio è tenuto a lasciare l’opera al termine della manifestazione alla Pro Loco di Monastero Bormida. La quota di iscrizione è di € 10,00 e comprende un buono per il pasto di mezzogiorno. Ogni artista, oltre all’opera in corso, può esporre fino a un massimo di tre suoi quadri su propri cavalletti. L’opera deve essere eseguita in loco, pena esclusione dal concorso.

Per informazioni ulteriori tel. Comune 0144/88012 – 328/0410869

 

 

LE ORIGINI DEL POLENTONE DI MONASTERO… TRA STORIA E LEGGENDA

Le origini del Polentonissimo di Monastero Bormida si perdono nella notte dei tempi: la festa rievoca un gesto di generosità del Marchese Bartolomeo della Rovere, che nell’anno del Signore 1573, terribile per le abbondanti nevicate, sfamò e aiutò un gruppo di caudriné (calderai) che annualmente passavano da queste terre, tra l’inizio del Carnevale e la fine della Quaresima, guadagnandosi di che vivere sostando qualche tempo nelle campagne di volta in volta attraversate e costruendo o riparando il pentolame da cucina, i cosiddetti caudrìn.

Volgendo così male le cose, il Marchese Della Rovere chiese ai calderai bloccati in paese la costruzione di un enorme paiolo di rame. Quindi, per incontrare i bisogni della popolazione sua suddita, mise a disposizione di tutti una gran quantità di farina, cosicché poté essere preparata in piazza una gigantesca polenta, distribuita agli affamati.

Quello fu il primo Polentone nella storia di Monastero Bormida, che, grazie alla benevolenza del Marchese e al lavoro dei calderai, permise ai contadini monasteresi di superare quel terribile inverno.

E’ difficile distinguere in questo racconto gli elementi storici e quelli più folklorici o leggendari. Con tutta probabilità i primi Polentoni erano delle semplici distribuzioni di cibo di metà Quaresima: forse in origine non vi era neppure la polenta di mais, ma zuppe di cereali o legumi, mentre pare certo il collegamento con i “magnin” che periodicamente arrivavano in paese dalle montagne per stagnare pentole e coperchi. Sicuramente tutta la parte “storica” che coinvolge la nobile casata dei Del Carretto (o dei Della Rovere, a seconda delle versioni) è una ricostruzione nata nel Ventennio per “nobilitare” le origini della festa, secondo le abitudini dell’epoca. Le prime immagini del Polentone sono alcune sbiadite fotografie degli anni Venti del Novecento, con in bella mostra metri e metri di gustosa salsiccia, segno di abbondanza in un’epoca in cui la carne era ancora privilegio di pochi. Poi nel periodo fascista la festa divenne molto popolare, con i primi gruppi folkloristici, i carri mascherati, le sfilate dei figuranti e anche una canzone appositamente composta dal medico Arturo Aly Belfadel, la famosa “Pupulazion d’la Val Burmia”, che ancora oggi è l’inno del Polentonissimo. Nel 1936, anno della conquista dell’Abissinia, fu organizzata una grande sfilata di Etiopi a cavallo, con vesti bianche e il fez rosso in testa (ovviamente si trattava di volontari locali agghindati per l’occasione), mentre nel 1937 il Polentone guadagnò la copertina della “Domenica del Corriere”, e nella memorabile edizione del 1939 tra i carri allegorici svettava un modernissimo grattacielo. Iniziò in quegli anni il turismo legato al Polentone, con le corriere dei dopolavori che organizzavano le gite dall’Alessandrino e dalla Liguria. Da allora la festa è stata sempre l’occasione per organizzare nuove attrazioni e per valorizzare il castello e il borgo antico del paese. Negli anni Ottanta il Polentone da piazza Roma venne trasferito nella più suggestiva cornice di piazza Castello, dagli anni Novanta la rassegna degli antichi mestieri ampliò il circuito alle vie più suggestive del centro storico e venne riproposta la sfilata storica con la rievocazione dell’incontro tra il Marchese e i calderai.

Ancora oggi il Polentonissimo di Monastero Bormida non manca di attirare un vastissimo pubblico che può impiegare l’intera giornata alternandosi in svaghi diversi: dalla parte enogastronomica alla rievocazione storica, dalle mostre d’arte agli antichi mestieri, dal banco di beneficenza alla fiera commerciale, dalle giostre per i più piccoli alle esibizioni dei gruppi folkloristici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio