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Borgio Verezzi, anticipazioni sul 56º festival teatrale Che sarà dedicato alla pace nel mondo

Borgio Verezzi. Presso la Fondazione De Mari, sono state svelate altre novità legate al 56° Festival teatrale di Borgio Verezzi, che inizierà l’8 luglio e sarà dedicato alla pace nel mondo. Dopo “No wags. Il calcio (non) è uno sport per signorine”, che andrà in scena il 16 luglio, in concomitanza con i campionati europei di calcio femminile, e “La storia straordinaria di Arthur Gordon Pym da Edgar Allan Poe”, che chiuderà la Rassegna nelle grotte sotto Ferragosto, ora sappiamo anche il titolo della terza prima nazionale: “Terra promessa”, un testo del 2016 di Guillem Clua che vedrà il ritorno di Giuseppe Pambieri e della figlia Micol.

Spiega la regista Nicoletta Robello, in un video messaggio in cui affianca il protagonista Pambieri: “È il frutto di una ricerca sui cambiamenti climatici, e affronta il tema in maniera insolita. Clua è catalano, molto affermato nel suo Paese e in generale in Europa”, e sarà presente al debutto a Verezzi il 18 luglio. Note che si aggiungono a quanto illustrato dal direttore artistico Stefano Delfino, che quest’anno ha scelto di mettere l’accento sulla problematica del riscaldamento globale per “lo scarso interesse che molti Paesi riservano alle questioni legate all’ambiente”. Sul palco con Pambieri padre e figlia, anche Luigi Tabita e Stefano Messina.

Il secondo appuntamento svelato è “Medea” di Euripide, secondo il Teatro Patologico, compagnia del regista Dario D’Ambrosi, “composta da disabili mentali affiancati da un gruppo di attori professionisti, tra i quali spicca Sebastiano Somma, al suo esordio a Verezzi”. Promette D’Ambrosi anch’egli in video messaggio: “Disabili che faranno emozionare, visto che reciteranno in greco antico”. Nel ruolo della protagonista, il 30 luglio ci sarà Almerica Schiavo, Somma sarà invece Creonte (in primo piano nella foto di Federica Di Benedetto). “Il gruppo – aggiunge Delfino – ha collezionato consensi in tutto il mondo: a New York, all’Onu, a Tokyo, al Parlamento europeo e a Londra (dove ha vinto il Wilton’s Price come miglior spettacolo straniero”.

“Proposte artistiche, spazio e tempo da vivere tutti insieme – riassume il sindaco di Borgio Renato Dacquino, al tavolo con il presidente della Fondazione De Mari, Luciano Pasquale, e la direttrice Anna Cossetta – In questi anni difficili ritrovarci insieme al Festival ha un grande significato” perché il Festival è “terapia di consapevolezza, libertà e democrazia per un mondo più giusto”. 

In risalto pure il manifesto 2022 della Rassegna, ancora una volta realizzato da Sergio Olivotti, definito “artista e illustratore geniale” e la soddisfazione di Mauro Conte, che riceverà il premio De Mari in una delle serate estive, quale attore emergente particolarmente distintosi in Piazzetta nel 2021. In “Slot”, Conte era stato il figlio di Alessandra (Paola Quattrini) che tentava di aiutare la madre a staccarsi dal demone del gioco d’azzardo.

L.S.

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