Acqui Terme

Nuove scuole medie di Acqui: la Bella è in ritardo

Acqui Terme. Le due nuove scuole medie cittadine saranno pronte per il suono della campanella, il prossimo 11 settembre? A chiederselo sono gli acquesi, i dirigenti scolastici e anche la nuova amministrazione comunale che ha deciso di effettuare un sopralluogo sui cantieri venerdì 14 luglio. Sia in quello di piazza Allende, dove sorgerà la scuola media Monteverde, sia in via Salvadori, dove sta sorgendo la nuova media Bella.

«È di fondamentale importanza capire a che punto sono i lavori – spiega Lorenzo Lucchini, sindaco della città– soprattutto quanto riguarda la scuola media Bella». In prima, infatti, ci sono 120 iscritti il che significa la necessità di almeno una sezione in più e quindi di spazi. Aule che la nuova scuola è in grado di garantire sempre che sia pronta per tempo. Da qui dunque la preoccupazione dell’amministrazione comunale.

Per quanto riguarda la scuola media Monteverde, le possibilità che la nuova struttura sia pronta per lunedì 11 settembre sono piuttosto concrete. Anche perché la struttura esterna è pronta e si sta lavorando in maniera spedita all’interno, nonostante lo stop tecnico di qualche settimana fa.

Per quanto riguarda invece la scuola media Bella la situazione è differente. I lavori sono decisamente più indietro e sta proprio qui la preoccupazione dei nuovi amministratori di palazzo Levi. La penale, nel caso in cui le scuole non dovessero essere pronte per tempo, sarà di 36 mila euro al mese suddivisa per ogni giorno di ritardo. Una possibilità confortante dal punto di vista economico che però non risolverebbe il problema logistico. Da qui la necessità di avere le idee molto chiare su quella che è la reale situazione.

I due edifici, una volta ultimati, saranno in grado di ospitare fino ad un totale di 405 studenti ognuno. I dati tecnici dicono che avranno una lunghezza di 105 metri, una larghezza di 50 e un’altezza di 12. Le scuole sono dotate di un basamento di cemento (visibile in cantiere), mentre le pareti sono in legno lamellare lavorato secondo un sistema edilizio antisismico utilizzato soprattutto in Nord America.  Per quanto riguarda gli impianti, entrambi gli edifici saranno dotati di un sistema di raccolta delle acque piovane che saranno utilizzate per i servizi igienici e un impianto termico alimentato dal sistema fotovoltaico che sarà in grado di coprire il 70% del fabbisogno annuo. All’esterno sarà realizzato un campetto da calcio e una pista di atletica.

Cifre alla mano, i costi totali di entrambe le scuole, sostenuti dalla ditta Seli srl di Monza, sono di 11 milioni di euro. Al Comune l’onere di pagare un canone annuo di 442 mila euro comprensivo di tutto. Anche il riscaldamento e le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il canone sarà pagato per 30 anni dopodiché la scuola diventerà proprietà del Comune.

Gi. Gal.

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