Acqui: il Pd è critico sulla scelta degli assessori
Acqui Terme. Ci scrive il Circolo Pd: «Clima tranquillo e festoso durante il primo consiglio comunale e rilassatezza. Apertura di credito da parte delle minoranze, il che non vuol dire però che tutto possa passare inosservato.
Parliamo delle nomine degli assessori.
Il Sindaco li ha indicati per nome e cognome, omettendo ogni aspetto del curriculum.
Scopriamo poi il giorno successivo sui giornali che quattro di loro sono indicati come tecnici esterni.
Ciò potrebbe far sembrare che i prescelti siano soggetti tendenzialmente apolitici e apartitici (certo simpatizzanti ma non “organici”), dotati di particolari conoscenze e competenza nei settori loro affidati.
D’altronde è così che il Movimento 5 Stelle ha sempre cercato di fare sia a Roma che a Torino.
Dato che il curriculum non è stato illustrato in Consiglio ci siamo permessi di ricostruirlo noi e ci accorgiamo che per la maggioranza di loro di tecnico c’è poco e di esterno al Movimento 5 stelle nulla, anzi.
L’assessore alla Cultura e assistenza non pare vantare una conoscenza specialistica e approfondita di tematiche sociali e culturali (e sarebbe strano il caso di un esperto in due ambiti del tutto diversi tra loro) e nel curriculum ha la nobile esperienza di essere stata candidata due volte per i 5 stelle una volta a Canelli l’altra a Nizza come Sindaco (6%).
L’assessore all’ambiente e alla polizia Urbana è esponente dei movimenti di Base di Sezzadio. Sul suo profilo facebook si presenta così: precedentemente contadino e 5 stelle per scelta. Inoltre è marito di una candidata consigliera comunale ad Acqui sempre per i 5 Stelle. È consigliere comunale di opposizione a Morsasco (e qui ci sarebbe un doppio incarico se non sbagliamo aborrito dai 5 Stelle. Ma evidentemente ai tecnici si perdona tutto). Esterno ai 5 stelle non ci pare proprio.
L’assessore al bilancio, beh almeno per lui è chiara la nomina politica, in quanto consigliere comunale dimessosi per divenire assessore.
Poco sappiamo degli altri due e per questo attendiamo la pubblicazione dei curriculum attività da sempre vantata dal Movimento 5 Stelle come simbolo di nuova politica trasparente, che nel nostro caso tarda a venire.
Ci pare ovvio che se un comportamento simile fosse stato tenuto da noi, immediatamente sui profili social sarebbe scoppiata la polemica: “Fate assessore il marito di una candidata”; “Avete trovato un posto ad una candidata di fuori che non ha vinto le elezioni”; “Scelte partitocratiche”; “Vogliamo vedere i curricula” etc etc
A noi non piacciono le polemiche, ma piace l’onesta intellettuale. E onestà in politica è anche dire la verità ai cittadini che ti votano: alcuni assessori sono stati scelti con dinamiche politiche e partitiche. Non c’è nulla di illegittimo o di sbagliato. L’assessorato è un incarico anche politico non solo amministrativo.
E allora perché negarlo? Solo per poter continuare a rappresentarsi come diversi e alternativi?
Dopodichè, nell’interesse della città, non possiamo che augurare buon lavoro alla Giunta».
Già criticano quando so da poco li u.u