Acqui Terme

In consiglio comunale sotto accusa il progetto scuole

Acqui Terme. Primo consiglio comunale dopo quello di insediamento e primi screzi tra la nuova maggioranza grillina e la passata amministrazione guidata da Bertero ora seduto nei banchi dell’opposizione. È successo durante la seduta convocata alle 21 di lunedì 31 luglio mentre L’Ancora era appena entrata in ferie.

Aula affollata, sia sotto che in tribuna. All’appello risultano assenti Marco Protopapa e Alessandro Lelli dell’opposizione.

Dopo una breve comunicazione del presidente dell’assemblea consiliare Elena Trentini riguardante un prelievo dal fondo di roiserva, la parola all’assessore Mario Scovazzi che presenta le variazioni di assestamento generale del bilancio di previsione, scusandosi per l’aridità dei dati e ripromettendosi per il futuro di “presentare dei dati più comprensibili, che permettano il dialogo”. Tra le voci delle entrate da segnalare 16.500 euro di contributo statale per accoglienza immigrati e 36.000 euro di penalità per ritardata consegna degli edifici scolastici. Tra le uscite, aumenti per i compensi allo staff del sindaco, per l’affitto dell’immobile che ospita attualmente la media Bella, per la gestione archivio, diminuzioni per riviste e pubblicazioni, per assicurazioni, per materiale di pulizia, per acquisto voucher lavorativi (che non ci sono più), per fuochi d’artificio (previsti 3000 euro in meno).

Per Carlo De Lorenzi il grosso della variazione viene dal ritardo della consegna delle scuole. Però, secondo il consigliere di centro sinistra, la penale scatterebbe dal 1º novembre, quindi se le scuole fossero consegnate al 31 ottobre la penale non scatterebbe, quindi non è corretto mettere una voce in bilancio, quando non si è sicuri di incassare la cifra. De Lorenzi chiude con una frecciatina “Abbiamo appreso che il Sindaco non farà a meno di uno staff”.

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È il sindaco Lucchini che scende in campo e dopo aver spiegato che lo staff sarà composto da un portavoce del sindaco e da un capo di gabinetto, rimarca il concetto negativo nel confronto delle nuove scuole, che sono una vera e propria patata bollente, in quanto hanno innescato dall’inizio un effetto domino di cose negative: l’aver perso una piazza dove si effettuavano le manifestazioni fieristiche, l’aver occupato lo spazio della ex caserma per mettere il luna park, l’aver così sottratto dei parcheggi, danneggiando i commercianti del centro.

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Bertero si dichiara “inorridito” per l’accusa di “colpa grave” riferita all’iniziativa di nuove scuole. Il pubblico rumoreggia e la presidente Trentini, dopo le proteste di Bertero (“non siamo a teatro”), chiede il silenzio in aula.

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Sintesi della serata: abbandonato il bon ton degli inizi si stanno scaldando i motori per un confronto più veritiero sulle scelte del passato che vengono ritenute sbagliate dalla nuova amministrazione. Per ora poche battute, ma le prossime sedute si preannunciano interessanti. Speriamo che il tutto sia fatto nell’interesse della città e non per dire che qualcuno è migliore di qualcun altro. Una annotazione critica: il pubblico, di qualunque parte politica sia, è tenuto ad assistere in silenzio alle sedute. Applausi o dissensi possono influenzare negativamente gli interventi dei consiglieri, creando un clima non di dialogo ma di contrapposizione accentuata dalla claque. Compito della presidente dell’assemblea mantenere l’ordine, con fermezza e decisione, possibilmente non a posteriori, ovvero nel riportare la calma, ma a priori con un chiaro richiamo ad inizio seduta.

M.P.

Articolo completo su L’Ancora n.31 del 27 agosto 2017

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