Diocesi

Celebrazioni annuali in memoria di Mons. Principe

Acqui Terme. Con il ritorno ad Acqui ed a Visone del caldo agosto, che quest’anno ha raggiunto livelli inverosimili, è tornato il pensiero della dipartita di Mons. Pietrino Principe ed il ricordo vivo di quel grande sacerdote semplice come la sua terra e forte come la sua Fede.

A sette anni dalla scomparsa L’Ancora vuole dare notizia delle celebrazioni annuali in memoria, sia a Visone che ad Acqui, nella splendida cattedrale della nostra città, che ha visto l’opera di Pietrino Principe giovane viceparroco per sei bellissimi anni di preziosa collaborazione con il suo parroco, Mons. Giovanni Galliano, al quale anche da Roma è sempre stato profondamente vicino con affetto filiale.

Mons. Pietro PrincipeQuesto il calendario delle celebrazioni in memoria:

venerdì 25 agosto alle ore 21, in concomitanza della visita guidata alla Cattedrale verrà espresso un vivo ricordo di Mons. Pietrino Principe.

sabato 26 agosto alle ore 18 in Cattedrale  Santa Messa solenne di suffragio, officiata da S.E.R. Pier Giorgio Micchiardi.

domenica 27 agosto, alle ore 17 alla Cappelletta di Visone, S.Messa propiziatoria di bene, officiata dal Canonico Alberto Vignolo, nella piccola ma raccolta chiesa.

domenica 27 agosto, alle ore 18, in Cattedrale, S.Messa di suffragio, officiata dal viceparroco don Gian Paolo Pastorini.

L’Ancora avrà pure il gradito compito di comunicare ai fedeli ed a tutti i cittadini, la prossima riaccensione della grande Croce luminosa – dopo molteplici problematiche vissute con ansia ed inquietudine – sulla collina della Cappelletta, la collina prescelta da Mons. Principe, che sempre ha voluto salutare e ricordare, in particolare ai viandanti, la presenza di Cristo nelle faticose giornate del loro cammino e il determinante messaggio di “Fede, Speranza e Carità” che la stessa Croce propone.

È significativo riportare a sette anni dalla scomparsa le parole dette in occasione delle esequie dal parroco di Visone, don Alberto Vignolo. Parole da cui emergono commozione e affetto per monsignor Principe.

«Lo conoscevo dai tempi del seminario. Era una persona di gran cuore: la cosa che mi colpiva di più di lui era il fatto che non sapeva rifiutare il proprio aiuto a nessuno. Era sempre sorridente e cordiale, e soprattutto era sempre disponibile ad aiutare gli altri, a mettere una buona parola, a fare quel che poteva per il suo prossimo. Di estrazione contadina, dalla sua famiglia aveva ereditato un grande senso di ospitalità: era davvero impossibile entrare a casa sua e uscirne senza avere accettato qualcosa.

Come monsignore, si è sempre adoperato per essere di aiuto alla nostra comunità, sia spiritualmente, che con opere concrete. Come la croce posta nel 2000 sul Monte Menno, che è stata ideata, voluta e anche finanziata da lui.

Credo che per chi lo conosceva sia impossibile non avere di lui un buon ricordo».

Red. Acq.

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