Acqui Terme

Nessun confronto Comune – legali Finsystem

Acqui Terme. Non ci sarà nessun confronto Tra Finsystem e Palazzo Levi. Il sindaco Lorenzo Lucchini infatti ha deciso di non prendere in considerazione la proposta avanzata dalla famiglia Pater, proprietaria del pacchetto di maggioranza delle azioni di Terme spa: un incontro fra palazzo Levi e i legali della società. «Non è così che si possono gettare le basi di un confronto costruttivo – tuona il Primo Cittadini – ho già incontrato i legali di Finsystem e non ha portato a nulla». È chiaro dunque che il desiderio dell’amministrazione comunale di avere un colloquio chiarificatore, sul futuro delle terme, con coloro che dovrebbero essere i diretti interessati al rilancio del settore, è saltato.

«Sono seccato – dice Lorenzo Lucchini –  È ormai del tutto evidente la mancanza di qualsiasi considerazione verso le nostre esigenze e quelle della città. Ho già avuto modo di parlare con i legali e non penso che accetterò l’ennesimo incontro sterile dove non vi è possibilità di discutere sul futuro del settore termale». Parole chiare quelle del Sindaco che non lasciano spazio ai fraintendimenti. Come dire che ora è venuto il momento di andare al sodo. Se è vero infatti che la famiglia Pater con oltre l’85% delle quote azionarie di Terme spa è il socio di maggioranza, lo è altrettanto che Palazzo Levi nonostante il suo 16% rappresenta un interlocutore forte. Individuato come tale anche dal governatore del Piemonte Sergio Chiamparino durante una recente intervista con i media.

«Dobbiamo parlare del piano industriale e di investimenti che da troppo tempo si trova in una situazione di stallo – dice ancora Lorenzo Lucchini – La famiglia Pater deve capire che non ha acquisito un insieme di piccoli immobili all’asta, bensì una realtà economica che impatta su tutta la città e coinvolge numerosi soggetti, un intero territorio». Da qui l’esigenza di capire quali siano le vere intenzioni in merito al rilancio. E questo perché le Terme acquesi non sono solo ed esclusivamente il Grand Hotel (che tra l’altro dovrebbe essere interamente rinnovato negli arresi, materassi compresi), gli stabilimenti di via XX Settembre o quelli di zona Bagni recentemente inaugurati.

Le Terme sono molto di più. All’appello manca l’Hotel Regina i cui lavori di ristrutturazione sono incompleti e non ancora ben delineati, e il futuro del Grand Hotel Antiche Terme, così come il Kursaal annesso alla piscina, il Clipper e la vecchia Lavanderia. Si era parlato della realizzazione di un parco annesso al vecchio Grand Hotel di zona Bagni con annessa piscina di acqua termale all’aperto e anche del rilancio della Spa Lago delle Sorgenti. Se ci sono progetti concreti al riguardo non è dato sapersi ed è proprio questa incertezza ad alimentare l’ansia non sono degli amministratori ma anche fra i cittadini che considerano le terme un importante tassello dell’economia locale.

Gi. Gal.

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