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“Tarsobi, Tartufi e Vino” diventa Fiera Nazionale

Trisobbio. Da quattordici anni, porta all’attenzione del grande pubblico due straordinarie eccellenze gastronomiche del territorio: il tartufo bianco e il Dolcetto d’Ovada. Ora, finalmente, “Tarsobi, tartufi e vino”, è pronta a salire l’ultimo scalino: da quest’anno infatti la manifestazione trisobbiese potrà fregiarsi del titolo di Fiera Nazionale.

Per l’occasione, gli organizzatori hanno fatto la cosa in grande, tratteggiando un programma che non si limiterà alla sola (comunque imperdibile) giornata di domenica 22 ottobre, quella propriamente dedicata alla fiera e all’annessa mostra-mercato del tartufo bianco ma che si articolerà in una serie di eventi, che accompagneranno gli appassionati di tartufi e vino alla scoperta delle mille attrattive del territorio.

Di tutto rilievo, per esempio, è l’iniziativa in programma sabato 14, “una giornata da trifolau”, di cui diamo maggiori dettagli in un articolo a parte, che permetterà ai più appassionati di cimentarsi in una vera ricerca del prezioso tartufo bianco, toccando così con mano quanto sia difficile e ricco di sfumature il lavoro del “trifolau”.

In questa sede, invece, è giusto soffermarsi sull’altra novità di questa edizione, il “patto di alleanza gastronomica” fra Trisobbio e Norcia: la cittadina umbra, patria riconosciuta del tartufo nero, e il paese ovadese, terreno vocato come pochissimi in Italia al tartufo bianco, si incontrano per dare vita a un vero e proprio asse del gusto.

Il momento culminante sarà venerdì 20 ottobre, presso l’Enoteca Regionale. Qui, alle 18, si svolgerà un incontro ufficiale fra il Comune di Trisobbio, quello di Ovada e quello di Norcia, alla presenza anche dei rappresentanti provinciali della Protezione Civile. A seguire, a partire dalle ore 20, ecco “Tutti per Norcia”: una cena a base di specialità umbre e vini piemontesi che vuole suggellare il legame tra le due terre e raccogliere fondi a favore delle popolazioni terremotate. Sarà l’occasione anche per gustare la “Farinata verde” norcina, preparata con la farina di una speciale qualità di piselli, e altre squisitezze poco note sul nostro territorio.

Due giorni dopo, domenica 22, durante la fiera, sarà presente una delegazione di Norcia, che proporrà le sue eccellenze gastronomiche.

La giornata della fiera (su cui daremo tutti i particolari nel prossimo numero) si preannuncia ricchissima di eventi e di spunti. Alle 15 e alle 17 presso il salone del Vecchio Asilo, sono previste due degustazioni di vini del territorio e divulgazione di cultura enologica con esperti del settore.

Per tutto il giorno, invece, a partire dalle 9, e fino alle 19, il borgo si animerà di stand e angoli degustazione: piadine, uova, frittelle al tartufo, ravioli fritti, polenta e funghi, caldarroste, ceci e farinata, ma anche antichi mestieri e “dimostrazioni d’arte” di fabbri e falegnami. Ma soprattutto, sarà il momento per esaminare il risultato delle febbrili ricerche dei cercatori locali che proporranno in esposizione i loro tartufi (alle 11 la premiazione del miglior “trifolau). «Presteremo grande attenzione – ha spiegato il sindaco di Trisobbio, Marco Comaschi – grande attenzione alla selezione dei trifolau e il giorno prima della fiera, il comitato responsabile dell’evento approverà un borsino dei prezzi da praticare durante la vendita».

Il tartufo locale sarà anche l’ingrediente principe dei menù mesi a punti per pranzi e cene del 22 ottobre tre ristoranti del paese: il castello, l’antico torchio e Cascina Montebi.

Ma ci sarà modo di parlarne ancora la prossima settimana.

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