Cairo M.tte

La campana che ricorda i Caduti torna a suonare la sera alle 18,15

Cairo M.tte. È stata accolta con favore la decisione dell’amministrazione comunale di Cairo di ripristinare l’usanza per la quale, ogni giorno, ad una determinata ora, risuonano i rintocchi della campana del monumento ai caduti di piazza della Vittoria.

Non soltanto a Savona e a Rovereto, ma anche a Cairo sarà d’ora in avanti presente questo segno della memoria in onore di quanti sono morti a causa delle guerre.

Un monito per ciascuno di noi a coltivare i valori della pace e della concordia tra le nazioni, valori ampiamente condivisi anche dalla comunità cristiana come si legge nella Costituzione  pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II: «Non ci inganni una falsa speranza. Se per l’avvenire non si deporranno le inimicizie e gli odi, e non si concluderanno stabili e onorevoli trattati di pace universale, l’umanità che, pur avendo compiuto mirabili conquiste scientifiche, già versa in gravi pericoli, sarà forse portata al giorno funesto in cui non sperimenterà nessun’altra pace se non quella terribile della morte».

L’iniziativa è stata annunciata dallo stesso sindaco Paolo Lambertini e promossa attraverso il sito internet del Comune e sulle pagine del social network Facebook. Alle 18,15 risuoneranno i 21 rintocchi che inviteranno quanti si trovano nei pressi della piazza a permettersi un momento di raccoglimento nel ricordo dei tanti cairesi vittime della ferocia umana.

La storia di questa campana era stata narrata vent’anni fa dal Cav. Paolo Ferrero sulle pagine de L’Ancora: «II 4 Novembre 1977 veniva inaugurato il nuovo Monumento ai Caduti, in piazza della Vittoria. – scriveva Ferrero – Su progetto e proposta del Comandante partigiano Antonio Gallesio e su approvazione dell’Amministrazione Comunale, fu allora deciso di sostituire la statua di Epaminonda, distrutta in parte dai Vandali, con una piastra di ferro raffigurante uno squarcio di bomba al cui centro venne sistemata una campana che ogni sera suona i 21 rintocchi a ricordo di tutti i caduti di tutte le guerra, come il monumento di Savona e di Rovereto (Trento). La suddetta piastra fu costruita nelle officine cairesi dei signori Zucchero e Baccino Romolo. Il basamento della piastra fu costruito dal presidente dell’ANPI sig. Piero Alisei.

La campana fu offerta dall’allora parroco Don Sandro, togliendola dalla chiesa sconsacrata di San Sebastiano (Oratorio).

Quindi, in quel periodo, la campana suonava ancora. Il dispositivo elettronico, che ogni sera alle 17,45 azionava il batacchio, fu installato dalla ditta E.LT.E.C. di Ceva. Si era instaurata una tradizione che poi è andata persa magari per un motivo banale, come un guasto al congegno elettronico non più riparato.

Celebre è la campana della pace di Rovereto, Maria Dolens, fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale. È la campana più grande del mondo che suoni a distesa. Ogni sera al tramonto i suoi cento rintocchi sono un monito di pace universale. La prima fusione ebbe luogo nel 1924.

Più vicina a noi c’è quella di Savona, conosciuta a livello internazionale, incastonata nel  Monumento ai Caduti,  inaugurato dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III il 23 settembre del 1927. Da allora tutti i giorni alle ore 18 la campana emette i suoi rintocchi. Il traffico veicolare e pedonale si ferma per un minuto di raccoglimento in ricordo dei Caduti.

La campana di Cairo compie quarant’anni e spetterà alle nuove generazioni portare avanti questa lodevole tradizione.

PDP

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