Diocesi

La parola del Vescovo, “Il Natale senza Gesù è una festa vuota”

Cari amici

Papa Francesco ha detto: “il Natale senza Gesù è una festa vuota”

Chiediamoci: chi è Gesù per me? Il suo Natale a Betlemme di Giudea, la sua vita, morte e risurrezione sono, per me, una bella storiella, oppure eventi veramente accaduti?

Nei giorni scorsi, leggendo alcuni scritti di cristiani vissuti nei primi tempi del cristianesimo, sono stato colpito da alcune loro affermazioni, che mi hanno confermato nella certezza che il Natale di Gesù è davvero un fatto storico. Scrive Ireneo, vescovo di Lione nel secondo secolo: “Il Verbo di Dio pose la sua abitazione tra gli uomini e si fece Figlio dell’uomo, per abituare l’uomo a comprendere Dio e per abituare Dio a mettere la sua dimora nell’uomo secondo la volontà del Padre”.

La realtà dell’incarnazione del Figlio di Dio ha un fine di salvezza per l’umanità. Questa verità l’accettiamo mediante la fede.

Al riguardo scrive il vescovo Ireneo: “L’Apostolo Paolo esclama: – Sono uno sventurato, chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? (Rom. 7,24) – Quindi presenta il liberatore: – l’amore gratuito del Signore nostro Gesù Cristo (Rom. 7,25) –“

Anche il non credente, anche chi è in ricerca della verità resta affascinato da questo piano di salvezza pensato da Dio Padre e attuato dal Figlio Gesù, perché avverte la presenza del male in sé e nel mondo e si rende conto che con le sue sole forze non è in grado di vincerlo.

Gesù dice ai suoi primi discepoli: “Seguitemi”.

L’accettare Gesù come salvatore comporta accogliere il suo esempio di vita, il suo insegnamento, quale è contenuto nel Vangelo ed è trasmesso dalla comunità a cui Gesù l’ha affidato, la Chiesa.

Rivolgo a voi tutti, cari amici (e rivolgo innanzitutto a me) questo augurio natalizio: il Natale non sia una festa vuota, cioè sia una festa che mette al centro Gesù o che spinge a interrogarci su Gesù. Sia una festa che ci aiuti a renderci conto che abbiamo bisogno di Lui per vivere in pienezza la nostra esistenza. Sia una festa che ci aiuti ad essere suoi veri discepoli, che mettono in pratica le indicazioni del Maestro, sicuri che chi segue lui non cammina nelle tenebre.

Il Vangelo ci ricorda che il Natale di Gesù si è realizzato nella povertà. Le ricorrenze natalizie mi invitano a pensare a tanti fratelli e sorelle in umanità che, in varie situazioni e per diversi motivi, vivono in povertà. L’impegno a seguire Gesù ci conduca a porre almeno un gesto di attenzione nei confronti di una persona bisognosa di aiuto!

Buon Natale, 2017; Buon Anno 2018 – Con la preghiera

+Pier Giorgio Micchiardi, Vescovo

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