Acqui Terme

Perché tutti ricordino le vittime del nazismo

Acqui Terme. Tecnicamente si chiamano “pietre di inciampo”, vengono collocate nei luoghi strategici della città ed hanno il compito di ricordare soprattutto i deportati e le vittime dei campi di concentramento durante la seconda Guerra Mondiale. Fra quei milioni di vittime innocenti, prese di mira dal nazismo, ce ne sono anche acquesi. Almeno 28. A loro l’amministrazione comunale grillina ha deciso di dare il giusto riconoscimento.
Il prossimo 15 gennaio saranno infatti posizionate le prime 11 pietre d’inciampo. Saranno posizionate davanti alla porta della casa in cui abitò la vittima del nazismo o nel luogo in cui fu fatta prigioniera. Su quella pietra, accompagnata da una targa ci saranno incisi il nome della persona, l’anno di nascita, la data dell’eventuale luogo di deportazione e la data di morte. “In questo modo si intende dare dignità alle vittime – si legge nella determina che accompagna l’esecuzione materiale del progetto – le pietre intendono ridare individualità alle vittime e vogliono essere un “inciampo” non fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passerà vicino e si imbatterà, anche casualmente, nell’opera”. Il progetto delle pietre d’inciampo ha preso forma grazie ad una idea dei consiglieri del centrosinistra Carlo De Lorenzi e Giuseppe Volpiano che, lo scorso anno avevano presentato una mozione al proposito in consiglio comunale.

Gi. Gal.

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