Ovada

Lerma: la vicenda dei cani seque­strati finisce in Tribunale

Lerma. Finirà dunque davanti al Tribunale di Alessandria l’intricata ed incredibile vicenda dei cani se­questrati che da anni coinvolge il Comune di Lerma.

L’Amministrazione comunale del paese altomonferrino infatti dovrà difen­dersi in un’aula del Tribunale di corso Crimea, a seguito dell’ingiunzione di pagamento del sostentamento dei cani ricevuta dal canile del capoluogo di provincia.

La vicenda venne alla luce dieci anni fa: alla Cascina di Manuale Superiore, a seguito di un’ispezione dei Nas, dell’Asl e di associazioni ani­maliste, furono sottratti un’ottantina di cani alla pro­prietaria dell’abitazione, per le condizioni igieniche negative, la malnutri­zione e la promiscuità degli animali.

Passarono un paio d’anni e la spesa del mantenimento dei cani, ridotti ad una cinquantina,  passò dal Ministero della Giustizia al Comune di Lerma. Fu subito evidente, come puntualizzò il sindaco Bruno Aloisio, che si trattava di un peso insostenibi­le, tanto da mettere a repenta­glio servizi essenziali come lo  scuola­bus.

Si ipotizzarono possibili alternative, che però non furono mai attuate in via risolu­tiva.

E l’anno scorso la notifica di pagamento, pervenuta dal capoluogo di provincia, delle spese di mantenimento di una quindici­na di animali ospitati presso il Canile alessandrino.

L’aggravarsi della situazio­ne ha generato grande disappunto presso l’Amministrazione comu­nale, che si è vista re­spingere dal Comune di Ales­sandria proposte di transazione sui costi di mante­nimento dei cani.

Lo stesso sindaco, per prote­sta, ha rassegnato le dimissioni, respinte dal Consiglio comunale.

 

 

 

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