All’Istituto N.S. delle Grazie, storia di guerra e solidarietà: i protagonisti raccontano

Nizza Monferrato. Venerdì 13 aprile, gli alunni delle Scuole Secondarie di 2° grado e la classe 5ª della Scuola Primaria dell’Istituto Nostra Signora delle Grazie, hanno ascoltato con attenzione le testimonianze delle signore Teresa Brandone e Delia Tedeschi, che si sono ritrovate per la prima volta insieme, dopo tanti anni, a raccontare la storia che le accomuna.

La famiglia Brandone ospitò la famiglia Tedeschi dall’autunno 1943 al giugno 1944. Delia Tedeschi, all’epoca ancora bambina, racconta con intensa passione gli avvenimenti che portarono le due famiglie ad incontrarsi; avvalendosi della memoria, infatti, narra di come la famiglia Tedeschi fosse in fuga dopo l’emanazione delle leggi razziali del 1938 e, ad accogliere questi ebrei genovesi, furono Domenico e Luigia Brandone di Loazzolo e la loro figlia Virgilia con il marito Emilio Ambrostolo di Cessole, essi li considerarono come membri della propria famiglia fino a quando non riuscirono a raggiungere il territorio elvetico e a mettersi in salvo dai rastrellamenti nazifascisti. Grazie a queste benevole azioni, i signori Brandone sono stati dichiarati “Giusti tra le nazioni” dallo Yad Vashem: l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah. La narrazione, permeata di umanità ed empatia, è stata suggellata dall’espressione “Chi salva una vita salva, il mondo intero”, citazione proveniente dal Talmund: libro sacro della religione Ebraica. Il racconto delle signore Brandone e Tedeschi ha portato i giovani studenti a riflettere sulle idee di solidarietà e altruismo,e ha permesso che si sviluppasse un loquace dibattito con numerose domande e interazioni, anche da parte degli spettatori più piccoli.