Acqui Terme

Edilizia. Confermati i “bonus casa”: più lavoro per le piccole imprese anche in Piemonte

Acqui Terme. Il settore dell’edilizia continua a soffrire. Gli ultimi dati piemontesi relativi alle imprese registrate delle costruzioni che riguardano il I trimestre del 2018, confrontati con il I trimestre 2017 sono in flessione.

Al I trimestre 2018 in Piemonte le imprese registrate delle costruzioni sono 65.024, di cui 49.329 artigiane, con una variazione di -2,2% rispetto al I trimestre 2017 per il totale delle imprese , e -3,1% per quelle artigiane.

A livello provinciale:

  • Alessandria al I trimestre 2018 le imprese artigiane delle costruzioni registrate sono 4.531 e registrano una flessione di -4,1% rispetto al I trimestre 2017
  • Asti al I trimestre 2018 le imprese delle costruzioni artigiane sono 2.694 e registrano una flessione di -2,6% rispetto al I trimestre 2017
  • Cuneo al I trimestre 2018 le imprese artigiane delle costruzioni sono 7.344 con una flessione di -2,6% rispetto al I trimestre 2017

La dinamica occupazione nel settore delle costruzioni in Piemonte tra il 2008 e il 2017 è di – 24,1% .

A livello provinciale: Torino -21,6%; Alessandria -37,2%; Asti -23,4%; Biella -49,7%; Cuneo -13%; Novara -26,3%; Verbano-Cusio-Ossola -22,2%; Vercelli -21,9%.

lavori, edilizia“La lunga crisi che ha colpito il settore dell’edilizia, – riflette Luciano Gandolfo Presidente di Confartigianato Piemonte – non concede tregua, e a farne le spese sono soprattutto piccoli imprenditori e gli artigiani. Basta pensare che in Piemonte le imprese artigiane sono ben il 75,9% dell’intero comparto. Quindi crisi dell’edilizia vuol dire crisi dell’artigianato. Ciò che le associazioni di categoria chiedono al Governo – prosegue Gandolfo  – è una maggiore attenzione alle leve che potrebbero rilanciare il settore, come ad esempio maggiori investimenti nelle infrastrutture. Ad aggravare lo stato di salute dell’edilizia italiana contribuiscono gli scarsi investimenti nel settore pubblico e la bassa vivacità dell’edilizia civile”.

“Unica nota lieta – prosegue – è data dalla ristrutturazione e riqualificazione energetica di immobili e abitazioni vecchie e in cattive condizioni Tale segmento di mercato è infatti l’unico ad aver registrato un incremento nel corso degli anni, soprattutto grazie agli incentivi fiscali”.

Lavoro per le imprese, risparmio per le famiglie, ambiente più pulito, anche in Piemonte.

La Legge di Bilancio 2019, infatti, ha confermato alcuni fra gli incentivi più utili alle piccole imprese e ai cittadini: da quello per la riqualificazione energetica degli edifici alle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili, fino alle agevolazioni per la cura del verde.

Nell’anno 2018 in Piemonte sono stati investiti ben 2.877 milioni di euro, che sono stati portati in detrazione nelle dichiarazioni dei redditi

“Sono norme che abbiamo fortemente sollecitato – commenta Gandolfo – perché determinano più lavoro per le imprese delle costruzioni, arredamento, manutenzione del verde, emersione di attività irregolari, tutela dell’ambiente, risparmio per le famiglie”. “La strada da seguire è quella di rendere permanenti e strutturali i bonus casa – continua  – in questo modo si potrebbe tentare di rilanciare un comparto che stenta a vedere la luce fuori dal tunnel”.

Secondo i calcoli di Confartigianato, a livello nazionale, l’ecobonus per gli interventi di risparmio ed efficientamento energetico degli edifici avrà un effetto positivo per le piccole imprese per circa 300 milioni di euro l’anno per il triennio 2019-2021. Un impatto ancor più favorevole per i piccoli imprenditori delle costruzioni arriverà dalle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni degli immobili con un giro d’affari di 500 milioni di euro annui fino al 2021. Cifra alla quale si sommano i 120 milioni l’anno di benefici derivanti dagli incentivi per l’acquisto di mobili per le case ristrutturate. Per le imprese che si occupano di manutenzione del verde, poi, l’incentivo previsto dalla manovra comporterà vantaggi per 40 milioni l’anno da oggi al 2021.

“Ci sono alcune conferme importanti – riflette Gandolfo – a partire dallo sconto base del 50% per le ristrutturazioni che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2019 e resterà identico all’assetto attuale: detrazione al 50% per tutti gli interventi ristrutturazione edilizia, da suddividere in dieci quote annuali”. “A questo – continua – si aggiunge la detrazione per gli interventi di efficienza energetica, con lo sconto diviso in dieci quote annuali e alcune operazioni con aliquota ridotta al 50%. Si tratta della sostituzione di infissi, delle schermature solari, degli impianti di climatizzazione invernale tramite biomassa e tramite caldaie a condensazione ad efficienza più bassa. Rimangono al 65%, anche gli interventi per l’acquisto delle caldaie a condensazione ad alta efficienza, la riqualificazione globale degli edifici o le coibentazioni”.

“Ma la novità più rilevante – sottolinea il Presidente – riguarda due sconti che finora erano rimasti sullo sfondo, come la detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”.

“Si tratta – riprende – del bonus mobili al 50% che, quindi, guadagna un altro anno di vita, fino a tutto il 2019. Allo stesso modo, viene rinnovata per un altro anno la detrazione al 36% per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato. È il bonus verde, inaugurato lo scorso anno, che continuerà ad essere in vigore anche l’anno prossimo”.

I bonus casa sono tra le misure più gradite a cittadini e imprenditori anche in Piemonte e lo certificano i numeri sugli investimenti per rimettere a nuovo il patrimonio immobiliare.

I bonus casa sono utili alle famiglie, quindi, ma diventano fondamentali per le 65.024 imprese del settore costruzioni, di cui 49.329 artigiane, alle prese con una crisi che non è stata ancora riassorbita.

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