Ovada

Il sindacato Cisl ed il presente e futuro dell’Ipab Lercaro

Ovada. Abbiamo incontrato G.B. Campora Isnaldi, coordinatore zonale della Cisl, nel suo ufficio di via Ruffini in conferenza stampa, per parlare della situazione del presente e del futuro dell’Ipab Lercaro.

Sulla stessa linea di Campora Carmen Vecchione, Pubblico impiego Cisl-Alessandria.

Puntualizza Campora: “Bisogna prima di tutto evitare il ripetersi di situazioni negative come il mancato pagamento degli stipendi al personale dell’Ipab Lercaro. Infatti il lavoratore vive del suo stipendio e se questo manca…

Occorre poi sviluppare una proposta per l’Ente assistenziale: diventare una struttura zonale prevalentemente per ospiti non autosufficienti. Infatti l’Ipab Lercaro è particolarmente attrezzato per questo tipo complesso di assistenza.

ll Lercaro quindi potrebbe diventare punto di riferimento della non autosufficienza per tutta la zona e questo potrebbe essere rafforzato dal consenso dei sindaci del territorio. Occorre cioè la volontà di tutti i soggetti del territorio coinvolto nel riconoscere il Lercaro come centro attrezzato per la cura e l’assistenza della non autosufficienza.

Come sindacato promuoveremo prossimamente un incontro per discutere insieme di questa proposta, che in prospettiva vede il riconoscimento del Lercaro come struttura centrale della non autosufficiente. L’Ipab è sicuramente un valore ed ecco quindi l’importanza del fatto che tutta la zona di Ovada lo riconosca come struttura adeguata specialmente per i non autosufficienti. Se si riuscisse a  convogliare al Lercaro tutta la non autosufficienza della zona si garantirebbe la sua continuità e la sopravvivenza stessa di questo Ente così importante, evitando appunto il ripetersi di situazioni incresciose come il mancato pagamento ai dipendenti.

Per questo insisteremo nella promozione di una riunione con i sindaci della zona per discutere la nostra proposta perché alla Cisl sta particolarmente a cuore la continuità del Lercaro.”

 

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