Bagnanti indisciplinati affrontano il sindaco di Molare
Molare. Situazione incresciosa lungo le frequentatissime sponde dell’Orba. Qualche settimana fa il sindaco Andrea Barisone aveva emanato un’ordinanza in cui si ponevano diversi divieti per i numerosissimi bagnanti che nei mesi estivi affollano le spiaggette, alla ricerca di refrigerio dalla calura imperante, di un po’ di relax e di svago dalla routine quotidiana.
È successo che bagnanti indisciplinati hanno insultato il sindaco, dopo che quest’ultimo aveva detto loro di rispettare l’ordinanza, che prevede, tra l’altro, di non accendere fuochi e di non tenere la radio musica a tutto volume.
Barisone si era recato al fiume con la sua bici, presso il “terzo lago”, quando ha notato barbecue accesi, musica assordante e tende, tutto materiale vietato dall’ordinanza emessa a giugno dal Comune.
Fatta presente l’ordinanza, ecco la reazione: alcuni bagnanti hanno spento fuochi e abbassato radio ma altri hanno iniziato ad insultarlo e a prenderlo in giro, specie dopo che Barisone si è qualificato come sindaco di Molare.
Salita la tensione, Barisone ha chiamato i Carabinieri ed è stato raggiunto da altri amministratori molaresi. Ma alla fine, dopo l’arrivo delle guardie forestali, gli animi si sono calmati.
Il sindaco non ha sporto denuncia ma ha informato prefetto e questore di Alessandria dell’accaduto; inoltre ha richiesto maggiori controlli lungo l’Orba d’estate, anche per cercare di arginare l’increscioso e pericoloso fenomeno.
Mentre la maggioranza dei bagnanti si comporta in modo corretto, non accendendo fuochi e senza lasciare in loco i rifiuti del pasto, altri, specialmente sudamericani ma non solo, possono reagire in malo modo, magari dopo aver bevuto notevoli quantitativi di birra, alla richiesta di rispettare l’ordinanza. Ed è evidente che, senza controlli settimanali, i comportamenti illeciti possono continuare.