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Santo Stefano Belbo: in Consiglio la fusione con Camo, in autunno il referendum

Santo Stefano Belbo. Incorporazione del Comune di Camo con quello di Santo Stefano Belbo: è stato questo il punto principale dell’ultimo Consiglio comunale, di fine luglio, presieduto dal sindaco Luigi Genesio Icardi. Della fusione tra i due centri abitati che distano non più di 5 chilometri se ne parla da settimane. «I consiglieri – ha spiegato il primo cittadino santostefanese, «hanno votato all’unanimità l’indizione del referendum sulla fusione di Camo (circa 200 abitanti, a circa 485 metri slm) con Santo Stefano Belbo (3915 abitanti): si tratta di un’opportunità concreta per entrambi i Comuni che si avvantaggeranno dall’unione delle proprie forze», Aggiunge Icardi: «Ora l’iter prevede l’indizione di un referendum consultivo che, secondo gli accordi con Camo, dovrebbe svolgersi nel prossimo ottobre, in modo da essere pronti all’unificazione a partire dall’1 gennaio 2019».

Tra gli altri punti all’Ordine del giorno, spiccava anche la ratifica della seconda variazione al bilancio per l’arrivo di 73mila di contributi. Sempre in merito al bilancio, il Consiglio ha preso atto degli equilibri che portano il nuovo pareggio a circa 3.479.000 euro. Intanto, le spese d’investimento si attestano sui 977 mila euro.

I consiglieri hanno poi discusso dell’11ª Variante parziale al piano regolatore che prevede 3 sostanziali interventi: la redistribuzione dei volumi, senza incremento, per le strutture in aree ricettive; la possibilità, per le aree sature di vecchia edificazione (abitazioni nel cuore del paese), di effettuare interventi fino alla ristrutturazione edilizia, anziché di sola manutenzione ordinaria; la possibilità di rimuovere tettoie in amianto, sostituendole con materiali compatibili alle normative Unesco, per una maggiore tutela e salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente.

L’ultimo punto all’Ordine del giorno ha istituito la Conferenza dei capigruppo consiliari, un organo consultivo del Sindaco, che concorre a definire la programmazione e a stabilire quant’altro risulti utile per il proficuo andamento dell’attività del Consiglio comunale. «La Conferenza dei capigruppo», conclude il sindaco Icardi, «sarà un utile strumento per incrementare la fattiva collaborazione tra maggioranza e opposizione, per lavorare insieme sulle questioni più delicate per la crescita e lo sviluppo del nostro paese».

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