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Calcio Eccellenza coppa Italia: il Canelli SDS conquista la finale

Canelli SDS 2 – Union BussolenoBruzolo 0

Canelli. Il Canelli, vincendo 2-0 il ritorno di coppa tra le mura amiche del “Sardi”, ribaltando così il 4-2 della gara d’andata, si qualifica alla finale grazie al maggior numero di gol segnati in trasferta.

La finale per assegnare il trofeo regionale si giocherà in campo neutro, ancora da definire, ma si conosce già data, 6 febbraio, e avversario che sarà l’Accademia Borgomanero, formazione novarese che la scorsa stagione aveva battuto la Santostefanese nella finale play off di promozione per salire in eccellenza e che al momento nel girone “A” è al secondo posto in graduatoria.

Tornando alla gara di ritorno, giocata mercoledì 12 dicembre, mister Raimondi parte con il solito 4-3-3 cambiando però le pedine in difesa dove viene schierato Alasia, lasciando riposare Lumello, al suo fianco Fontana e sugli esterni bassi i soliti Coppola e Picone, a centrocampo ritrova una maglia da titolare Azzalin al fianco di Redi e Acosta, in avanti esordio ufficiale per l’ex Chisola, Gili, confermati invece Bosco e Celeste.

Partenza sprint del Canelli che passa già al 3° minuto quando Fontana viene contratto in maniera fallosa da Salacone, per l’arbitro non ci sono dubbi e assegna un calcio di rigore trasformato da Celeste che porta avanti i suoi, nei restanti minuti non succede più nulla da segnalare.

La ripresa vede il Bussoleno provarci con un tiro di Friso che calcia tra le mani di Gjoni e un tiro di Rizq al 74° con la palla che termina a fil di palo; Raimondi si gioca i cambi Di Santo, Bordone, Vaqari, Soldano e Blini e proprio Bordone al 92° segna la rete per la qualificazione con un tiro mezzo cross che scavalca il portiere ospite Miceli e fa esplodere di gioia il “Sardi”.

Formazione e pagelle Canelli Sds: Gjoni 6, Coppola 6 (80° Vaqari s.v), Picone 6, Alasia 6.5, Fontana 7, Acosta 6.5, Bosco 6, Azzalin 6.5 (80° Bordone 6.5),  Gili 6 (64° Di Santo 6.5), Celeste 6.5, Redi 6 (83° Soldano s.v). All: Raimondi.

E.M.

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