Acqui Terme

Sabato 22 a palazzo Levi: due flauti e il cembalo per il Natale Barocco

locandina concerto Natale BaroccoAcqui Terme. Il repertorio barocco protagonista musicale delle Feste. È comune il fuoco di attenzione per i concerti acquesi a cavallo della Natività, sabato 22 dicembre, presso la Sala Consiliare del Comune, in Palazzo Levi, e poi il 26 dicembre (con Coro e Orchestra “Mozart” in San Francesco – si veda l’articolo dedicato).

Inaugura questa ministagione dedicata al Seicento l’appuntamento di sabato 22 (ore 17, con ingresso libero) promosso dal Municipio (in collaborazione con Associazione Musicamica di Genova), sotto l’insegna Natale Barocco. Avrà quali protagonisti Giovanna Savino e Matteo Cagno (flauti) ed Emanuela Cagno (clavi-cembalo).

Mentre saranno Benedetto Marcello (Sonata in si bemolle maggiore e Sonata in re minore per flauto e basso continuo), Carl Philipp Emanuel Bach (Hamburger Sonata per flauto e b.c.), Johann Joachim Quantz (Triosonata per due flauti e b.c.) e Georg Friedrich Haendel (Sonata IV in fa maggiore per flauto e b.c.) gli autori di riferimento del programma, che sarà suggellato da un carosello di brani tradizionali della Natività.

Perché sarà un bel concerto

Intanto per l’ambiente che lo accoglierà: le potenzialità musicali dell’aula consiliare sono notevoli; e dislocare qui un concerto, che sino a ieri sarebbe stato nella Sala di Palazzo Robellini, significa valorizzare a pieno, anche sotto il profilo acustico, quanto gli interpreti offriranno. Con in più la suggestione del richiamo visivo alla musica, legato alla tela di Alzek Misheff che, proprio qui in Palazzo Levi, un’orchestra barocca ritrae.

Non un ampio insieme strumentale, ma un trio sarà protagonista. Ad esaltare i “suoni gentili” delle corde pizzicate del cembalo, e le calde note dei flauti. E anche una certa semplicità di architettura, che si può riconoscere nella giovanile op. 2 di Benedetto Marcello (edita dallo stampatore Sala a Venezia nel 1712) da cui son estratti due numeri. Di disegno essenziale, ma che non è certo abituale ascoltare dal vivo (o in disco, poiché questo è appartato repertorio, una sorta di “riserva” percorsa da musicofili cultori, e dagli strumentisti). E lo stesso vale per Johan Joachim Quantz, che l’anagrafe racconta poco più giovane del precedente, tedesco di nascita ma italiano per “ammirazioni” (Vivaldi in primis, ma conobbe anche Marcello) e soggiorni (fu da noi tra 1724 e 26), corrispondente di Padre Martini, che deve la sua fama più alla dimensione teorica, per il suo trattato “sul come suonare il flauto” (1752), che non alla attività compositiva. Che pure è impressionante quanto a consistenza (204 sonate per flauto; svariate triosonate per due flauti e continuo…). E che ci racconta di un Autore lungamente “incompreso” (e ignorato), ritenuto manierista. E ciò in virtù di una scrittura giudicata “vecchia” in base ad una vulgata che ritarda al “dopo 1740” la creazione dell’opera musicale.

Prezioso è, insomma, già per queste ragioni, il concerto nel suo carnet. E ci rendiamo conto che trascuriamo il “Bach di Berlino” Carl Philipp Emanuel – così lo definiva Karl Geiringer – poi successore di Telemann ad Amburgo, e Haendel. Con quest’ultima coppia magistrale (più Quantz) che ad una lettura “insistentemente” chiama: già, quella delle pagine del Viaggio musicale in Germania 1773 (nello specifico tra Berlino e Amburgo, fine settembre- inizio ottobre) di Charles Burney. Un possibile libro natalizio “fuori ordinanza”. Bellissimo. Da “ascoltare” quanto e più di un disco.

Chi suona

Diplomata al Conservatorio “Paganini” di Genova sotto la guida del maestro Sandro Dominutti, Giovanna Savino si è perfezionata con i maestri Fabbriciani, Marion, Cambursano e Valentini. Ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali classificandosi sempre ai primi posti. Nel 2004 ha fondato l’Associazione Musicamica, della quale è presidente, con lo scopo di divulgare la cultura musicale soprattutto presso i giovani.

È direttrice e docente dell’Accademia Flautistica di Genova.

Matteo Cagno, artista del territorio come la sorella, e con lei applaudito con merito due settimane or sono in un concerto tenutosi nel suo paese Orsara Bormida, si avvicina allo studio del flauto traverso a undici anni. Si diploma presso il Conservatorio di Musica “G. Nicolini” di Piacenza sotto la guida del M° Lorenzo Missaglia. Dopo aver partecipato con successo a concorsi nazionali e internazionali, si perfeziona con i maestri Andrea Oliva e Maurizio Valentini presso la prestigiosa Accademia “Incontri con il Maestro” di Imola (BO). Svolge attività didattica, come titolare del corso di flauto traverso, presso l’Accademia di Musica “Lorenzo Perosi” di Tortona.

Emanuela Cagno inizia lo studio del pianoforte all’età di sette anni con la prof.ssa Daniela Demicheli e, dopo aver conseguito la maturità classica, si diploma brillantemente in pianoforte nel 2008 sotto la sua guida presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria. Frequenta l’Accademia di Musica Sacra di S. Rocco ad Alessandria e nel 2009 consegue il Diploma triennale di musica d’insieme e formazione orchestrale per clavicembalo e strumenti ad arco. Dal 2000 svolge un’intensa attività concertistica come solista e in varie formazioni. cameristiche.

G.Sa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio