Acqui Terme

World Friends e il Neema Hospital festeggiano i primi 10 anni di attività

Acqui Terme. Venerdì 7 dicembre di quest’anno, in occasione del decennale della nascita del Neema Hospital di Nairobi, centro di eccellenza inaugurato in Kenya nel novembre 2008 ed operativo dal marzo 2009, l’ONG World Friends ha organizzato una giornata celebrativa e di festeggiamenti.

Per gioire con tutto il personale medico locale, con i cooperanti e con chiunque abbia usufruito dei servizi medici e ospedalieri offerti, sono state previste varie attività durante la giornata. Oltre agli interventi di alcuni dei fondatori e medici-chirurghi, di alcuni dei pazienti che hanno beneficiato delle cure al Neema, del coordinatore sanitario per l’Arcidiocesi di Nairobi e dell’ambasciatore italiano in Kenya, sono previsti uno spettacolo di musica dal vivo con la scuola di musica Banjuka, un tour dell’ospedale e un rinfresco finale per salutare i partecipanti all’evento.

Dal giorno della sua inaugurazione su una piccola collina vicino alle baraccopoli di Nairobi, il Ruaraka Uhai Neema Hospital è arrivato a contare più di 100.00mila pazienti all’anno e a fornire un numero sempre maggiore di servizi medico-sanitari e una qualità delle cure sempre più alta. Nato dall’impegno della ONG italiana World Friends l’ospedale è stato costruito con il preciso intento di offrire cure e assistenza sanitaria alle fasce più disagiate della popolazione delle baraccopoli dell’area nord-est di Nairobi, che non avevano accesso alcuno al costoso sistema sanitario locale.

Coscienti del grande lavoro che avevano di fronte e uniti dal principio comune che la sanità, l’educazione e le cure mediche debbano essere un diritto accessibile a tutti, in qualsiasi parte del mondo, i soci e collaboratori di World Friends hanno lavorato per far sì che l’ospedale crescesse seguendo i bisogni e le richieste delle comunità locali. Oltre a coinvolgerle facendo formazione e valorizzando le risorse umane sul territorio, si è puntato su una vera e propria “cooperazione capovolta”, che ha portato a ideare i progetti direttamente nei luoghi di realizzazione, ascoltando le richieste della popolazione con l’obiettivo di utilizzare oltre il 90% dei fondi direttamente nei progetti sul campo.

«Sognavamo un ospedale dove i malati non fossero considerati clienti ma pazienti, dove anche i più poveri potessero essere curati – ha dichiarato Gianfranco Morino, socio fondatore di World Friends e medico chirurgo del Neema Hospital – Il progetto era di avere non solo una struttura di diagnosi e cura, ma anche un centro di training e formazione medica permanente.»

Il Neema oggi è ora una struttura polifunzionale, formata da più reparti: un ambulatorio generale, ambulatori specialistici, un pronto soccorso, reparti di maternità e pediatria, laboratori, una farmacia, servizi di fisioterapia e di radiologia, chirurgia generale, pediatrica, ortopedico-correttiva e ostetrico-ginecologica e servizi di educazione sanitaria e nutrizionale. Dal prossimo anno l’ospedale avrà un nuovo edificio che accoglierà gli ambulatori specialistici di oculistica, otorinolaringoiatria, senologia, dermatologia ed un servizio di elettroencefalografia. Oltre a tutte le prestazioni mediche messe a disposizione all’interno dell’ospedale, molti dei servizi medici vengono erogati direttamente sul territorio, attraverso Medical Camp nei quali un team medico garantisce visite e cure gratuite ed eventuale riferimento all’ospedale ai pazienti più poveri degli slum.

Neema Hospital di Nairobi
Neema Hospital di Nairobi

Un ospedale delle periferie
I primi dieci anni

All’inizio c’era un grande campo di terra rossa. Su una collina alla periferia Nord Est di Nairobi. Qualche eucalyptus sparso ed una piccola acacia gialla. Sotto la strada, le grandi baraccopoli della città immensa.

Il cammino era cominciato tra le vie degli slum, nelle baracche, nelle scuole informali, nei piccoli ambulatori. Periferie esistenziali di donne e uomini esclusi. La povertà urbana è soprattutto profonda solitudine. Dando ascolto al bisogno di salute dei più poveri e vulnerabili, World Friends ha iniziato dal territorio. L’educazione sanitaria e i “club della salute” nelle scuole, le vaccinazioni, la riabilitazione comunitaria dei disabili, l’assistenza sanitaria nei dispensari degli slum, la formazione degli operatori socio-sanitari. È stato fondamentale aver cominciato da tutto questo.  Ma tutto questo non bastava più e bisognava ancora rispondere alle richieste delle comunità.

A completare il sogno di un approccio globale alla salute era necessario un ospedale. Soprattutto un ospedale dove i malati non fossero considerati clienti ma pazienti. Dove anche i più poveri potessero essere curati. L’idea era non solo avere una struttura di diagnosi e cura, ma anche un centro di training e formazione medica permanente.

Migliaia di pazienti, quante persone, quanti volti abbiamo incontrato in dieci anni. Quanto dolore. Ma anche quanta speranza. Quanta conoscenza è stata seminata nei corsi e nei training. Centinaia di giovani medici ed infermieri formati in questi anni dai tanti docenti che si sono avvicendati nei progetti di Formazione Medica Permanente.

Il Neema continuando il suo cammino nel 2014 ha iniziato un percorso di accreditamento per la Qualità delle Cure, SafeCare, che ha coinvolto in prima persona tutto il personale. Proprio in questi giorni ci è stato comunicato che il Neema ha raggiunto il livello 5, il livello più alto. Una bella notizia che contribuisce a celebrare il decennale dell’ospedale.

Ed in dieci anni quante persone a cui dire grazie! Agli amici in Italia ed in Europa che ci sono stati sempre vicini fin dall’inizio, ai professionisti che sono venuti dedicando il loro tempo alla formazione, ai partners insieme ai quali si sono costruiti tanti progetti, ai donatori grandi e piccoli, soprattutto ai più fedeli negli anni che ci hanno sempre supportato e che continuano a credere ed ad avere fiducia nel nostro lavoro, e che senza la loro generosità nulla sarebbe stato possibile. Ed infine a chi ogni giorno lavora con serietà ed impegno al RU Neema Hospital ed a tutto il team di World Friends in Kenya ed in Italia. A tutti va la nostra gratitudine.

Le sfide per i prossimi dieci anni sono la sostenibilità economica, il mantenimento del livello più alto nella qualità delle cure, la formazione permanente  degli operatori sanitari, ma soprattutto il continuare a migliorare nel servizio ai più poveri, per diventare un modello  di ospedale che metta al primo posto la salute come diritto umano fondamentale.

Come l’ospedale anche l’acacia gialla è cresciuta in questi anni. Gli uccelli tessitori con impegno ogni giorno hanno costruito tanti nidi sui suoi rami. La speranza più grande è che i giovani medici ed infermieri frequentando i nostri corsi e lavorando al Neema abbiano imparato a considerare la Medicina non un commercio ma una missione.

Noi medici dobbiamo ritrovare il nostro ruolo di custodi civili dei diritti. In primo luogo del diritto alla salute per tutti.

dott. Gianfranco Morino

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