Incontro sul Decreto sicurezza: come cambia l’accoglienza
Ovada. Si è svolto alla Casa di Carità un incontro organizzato da “Libera” sul tema: “Decreto sicurezza: cosa cambia nel sistema di accoglienza?”.
Dopo l’introduzione di Anna Bisio, referente ovadese dell’associazione fondata da don Ciotti, e di Raffaella Pastorino, direttrice della Casa di Carità, se ne è parlato con Paola Sultana (referente provinciale di “Libera”), gli avvocati Marco Capriata e Giulia Gemma (soci dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione) e Ismaila Diamè (mediatore culturale di Torino).
L’avv. Sultana: “Libera” ha preso posizione sul Decreto sicurezza perché “anziché risolvere i problemi, ne porta di nuovi e può spingere tanti immigrati su scelte sbagliate”. Infatti aver cancellato di fatto la “protezione umanitaria” significa che “soggetti che seguivano il percorso dell’integrazione si sono ritrovati a non avere più un punto di riferimento fisso e quindi possono essere facile preda della malavita organizzata (spaccio di droga e prostituzione)”. La chiosa finale: “Anziché eliminare la povertà, si è scelto di eliminare i poveri”.
Articolo su L’Ancora n.5/2019 in edicola giovedì 7 febbraio