Cairo M.tte

Rockerilla, un pezzo della nostra storia

Cairo Montenotte. Erano gli strani, scuri, speciali anni settanta.

C’era il terrorismo e un clima da paura nelle strade delle grandi città, c’era l’austerity e le domeniche a piedi, c’era l’inflazione altissima, la lira in costante declino, come l’industria tradizionale e il sistema scolastico. Ma c’erano, comunque, segnali forti di vita: incremento demografico, nuova legge sul divorzio, il Servizio Sanitario Nazionale, ma, soprattutto, un fermento creativo straordinario da parte di scrittori, registi, designer, artisti, un tempo di grandi idee e di personaggi di qualità.

Cairo Montenotte non fu da meno, la seconda metà degli anni settanta vide realizzarsi la congiunzione ideale di passioni, stimoli creativi e follia generazionale, con la nascita in sequenza perfetta di tre progetti destinati a restare per sempre nella memoria collettiva e non solo: Radio Cairo 103, Rockerilla e “L’ora di Carlo”, il film di Roberto Strazzarino che, meglio di un’indagine sociologica raccontava nei particolari lo scorrere dei giorni in riva alla Bormida, le aspirazioni, i dubbi, le difficoltà, i controversi accavallamenti di pensieri di un gruppo di giovani, alle prese con una società in pericolo e in trasformazione, seppure osservata dai margini di una provincia lenta e inevitabilmente apatica.

La Radio, il Giornale e il Film rappresentarono una trasfusione di vitalità straordinaria nel tessuto cittadino e crearono una base solidissima alla quale ancorarsi per affrontare gli sbattimenti di quei tempi, anche per gli anni a venire.

Furono esperienze indimenticabili, in molti casi sovrapposte e coincidenti, con giovani che appartenevano a una e all’altra, facendo transitare in scioltezza entusiasmo e competenze dai microfoni alla macchina da scrivere, dai dischi in vinile alla macchina da presa, una mistura interessante di novità e sperimentazione, di fervore culturale e incoscienza totale.

Rockerilla è ancora lì, a distanza di 40 anni.

È ancora quel giornale competentissimo che ti piace portarti dietro perché sei orgoglioso di esibirlo.

Questione di originalità, di nicchia, di stile o, forse, anche, di appartenenza.

Alla storia di un territorio e di una città.

Un incontro con Isabella e Mario Rivera per scoprire i dietro le quinte della rivista di cultura musicale Rockerilla.

L’evoluzione della lavorazione della rivista musicale Rockerilla dal ‘78 ad oggi.

Dal reperimento dei materiali sonori alla prestampa, dal montaggio manuale delle pagine ai social, dal vinile allo streaming digitale Le origini e gli aggiornamenti tecnologici, ma soprattutto la contemporaneità di un magazine in attività da oltre quarant’anni.

Un viaggio a ritroso partendo dalla presentazione in anteprima del numero che sarà in edicola a Marzo.

About Rockerilla

Rockerilla nasce nel 1978 e da subito si posiziona in pole position fra le riviste del settore, portando tutta la musica più nuova e stimolante in circolazione – con un occhio particolare a quanto accade in quel periodo nel Regno Unito e negli Stati Uniti – all’attenzione del pubblico giovanile nostrano, desideroso di nuovi avventurosi ascolti.

La rivista ha attraversato tutte le varie fasi della musica internazionale degli ultimi quarant’anni, sempre avvalendosi di critici di prestigio e, cosa più importante, sempre informati e sul pezzo.

Investigare gli immaginari contemporanei – siano essi musicali, di costume o sociologici – e restituirli al lettore attraverso degli articoli di approfondimento e recensioni appassionate, è da sempre la missione di Rockerilla.

Col mutare dei tempi, il magazine ha saputo mantenersi al passo: l’estensione sul web attraverso il portale rockerilla.com (in costante aggiornamento con anteprime, report, contest, news ecc.), garantisce all’appassionato di musica curioso una fonte di notizie a cui abbeverarsi h/24.

New Wave, Punk e Grunge hanno vissuto la propria epopea attraverso le pagine di Rockerilla, che ha sempre dimostrato di saper fiutare i cambiamenti e di saperli riportare al lettore con assoluta puntualità, curiosità e professionalità.

È stata la prima delle riviste del Bel Paese a dedicare, già dai primi anni Ottanta, uno spazio apposito alla scena Hard&Heavy internazionale, nonché a dare visibilità a molte delle band che oggi consideriamo “classiche” (dagli Smiths ai Radiohead, dai Soundgarden a Nick Cave, dagli Arcade Fire ai Verdena ecc.).

Insomma: oggi come ieri Rockerilla si distingue per essere uno strumento indispensabile allo scopo di districarsi ed orientarsi nella fitta selva di uscite discografiche mensili, offrendo al lettore una selezione assolutamente attendibile e argomentata del meglio del meglio dalla musica mondiale.

Rockerilla ha co-organizzato il primo tour italiano dei Nirvana nel 1989 e compare nel film ‘Non Pensarci’ di Gianni Zanasi con Valerio Mastrandrea.

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