Ovada

Al clown “Tata di Ovada” il premio “allo spettacolo” dell’Accademia Urbense

Giovanni Taffone
Giovanni Taffone

Ovada. Domenica 19 maggio, alle ore 16,30 nel salone “Padre Giancarlo” della Chiesa dei Cappuccini, il clown “Tata di Ovada” verrà premiato dall’Accademia Urbense (presidente Bruno Tassistro).

Il concittadino ovadese, al secolo Gianni Taffone, nasce in via Novi ed alla fine degli anni ’50, scoperta la sua vocazione nell’arte di far divertire grandi e piccini, si trasferisce a Roma.

Nella capitale Liana Orfei lo assume nel suo Circo e Tata inizia così la lunga avventura di clown. La sua comicità entusiasma il pubblico, tanto che dopo un perfezionamento di alcuni anni in Svizzera, sii esibisce con notevole successo nelleprincipali città europee, con il Circo Togni, con il Circo Palmiri e con l’American Circus Rudy Bros. Nel 1964 Tata si aggiudica a Campione d’Italia il prestigioso premio della Maschera di bronzo di Croc, al Festival internazionale del clown, cui fanno seguito molti altri riconoscimenti, come l’elezione a “Clown d’oro 1985”, al Festival internazionale della risata di Siracusa.

Negli anni Tata è stato scelto come parte integrante nelle performances di molti artisti e per la sua arte circense ha ottenuto anche un elogio personale dal Principe Ranieri di Monaco.

La televisione italiana lo ha chiamato per registrare vari programmi, quali “Auguri, Auguri” della sera di Natale del 1972, “Da Natale all’Anno nuovo” del 1973 e “Fantastico 97”, con Milly Carlucci e Giancarlo Magalli.

L’artista, con i figli che lo hanno seguito nello spettacolo comico, ha dato vita a Ladispoli ed a Velletri a scuole di clownerie ed al teatrino nella Fattoria degli animali, in cui intrattiene scolaresche romane e non solo.

Domenica 19 maggio, dopo le immagini e i filmati preparati dagli studiosi Paolo Bavazzano, Ermanno Luzzani, Ivo Gaggero, Giacomo Gastaldo e Piergiorgio Fassino, a Tata di Ovada verrà consegnato il premio “Ignazio Benedetto Buffa” per lo spettacolo (settore cultura teatrale e comica), per aver portato il nome della sua città in  mezzo mondo.

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