CanelliValle Belbo

Calendario venatorio 2019 non approvato

Canelli. L’ex giunta regionale, guidata da Sergio Chiamparino e dall’ex assessore all’agricoltura, caccia e pesca Giorgio Ferrero, nell’ultima seduta del 27 maggio, non ha approvato il calendario venatorio 2019 e di conseguenza i piani di caccia di selezione, tra cui quello del capriolo.

«A nome del Comune di Santo Stefano Belbo e dei 52 Comuni dell’Associazione dei Comuni del Moscato – dichiarava Luigi Genesio Icardi, nelle vesti di sindaco di Santo Stefano Belbo – sottolineo che non volendo deliberare il calendario venatorio per il 2019, la giunta regionale uscente sta mettendo a rischio settori vitali dell’agricoltura piemontese: la popolazione di fauna selvatica in esubero sta decimando, ad esempio, le colline di tutto il territorio di produzione vinicola distruggendo, in alcuni casi anche il 50% dell’uva in vigna e quindi compromettendo pesantemente la prossima vendemmia. Per non parlare poi dei danni nei noccioleti. Oltre a questo, i numerosi animali selvatici che si aggirano per le nostre strade, specie nelle ore notturne, rappresentano una grande minaccia per motociclisti e automobilisti, che rischiano di incorrere in pericolosi incidenti. In ultimo sono anche beffati i cacciatori che hanno già prodotto la documentazione e versato le quote dovute per la caccia di selezione e non potranno farla, avendone quindi, anche loro, un danno diretto e immediato.

È una pesante responsabilità della giunta uscente, perché rischia di mettere in crisi un asset importante dell’economia della nostra regione, oltre a dimostrare disinteresse nei confronti della sicurezza e della tutela dei cittadini.

Essendo questa mancata decisione a valle della recente tornata elettorale è chiaro che la giunta uscente sta facendo politica sulle spalle di agricoltori, cittadini e cacciatori con l’obiettivo di non deliberare in merito alla questione e quindi attendere l’insediamento della nuova giunta con il rischio, o meglio la certezza, di compromettere ulteriormente la salute della nostra agricoltura.  Questo è l’aspetto più grave della vicenda!

Chiedo quindi direttamente a Chiamparino e all’assessore Ferrero di sbloccare al più presto la situazione, ad esempio convocando con urgenza una riunione di giunta straordinaria per approvare i provvedimenti necessari a tutela della nostra agricoltura.

È forse superfluo ricordare che tutte le altre regioni hanno già provveduto e che in Piemonte i prelievi del capriolo e del cinghiale avrebbero dovuto iniziare già la scorsa settimana e terminare intorno alla metà di luglio. Ogni giorno perso, fa aumentare i danni per l’agricoltura e i rischi per la sicurezza della circolazione sulle nostre strade».

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