Cairo M.tte

Le macchine del San Martino sono andate in tilt e i pazienti oncologici sono dirottati a Savona

Cairo M.tte. I macchinari utilizzati per la radioterapia di Genova sono andate in tilt ed è quantomeno sconcertante la situazione che si è venuta a creare a Savona, dove il San Paolo deve prendersi cura anche dei pazienti provenienti dal San Martino. Direttamente interessati a questa vicenda sono i pazienti oncologici del Savonese e della Valbormida.

«Dal Ministero più che ispettori attendiamo le risorse pari a 40 milioni di euro che il governo ha promesso nel Patto per la salute. Al momento le risorse sono quelle proprie di Regione Liguria pari a 25 milioni di euro già stanziati e recuperati grazie alla riduzione del disavanzo da Alisa, che l’opposizione vorrebbe cancellare assieme a tutte le Asl come già avevano anticipato durante il dibattuto sulla riforma della sanità ligure». Così la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale replica alle opposizioni in merito alle criticità legate alla radioterapia all’Ospedale Policlinico San Martino.

Che le opposizioni siano partite all’attacco a fonte di quanto sta succedendo è scontato e non si capisce neppure fino a quando durerà questa congiuntura che, quasi improvvisamente, si è venuta a creare. Ovviamente è chiamata in causa anche l’amministrazione precedente: «Sugli acquisti fatti dalla Giunta precedente – aggiunge Viale – stendiamo un velo sui criteri “politici” utilizzati per scegliere la collocazione delle nuove attrezzature: il centrosinistra aveva evitato di investire sull’Ospedale Policlinico San Martino privilegiando appunto altri equilibri elettorali».

«È stata invece questa Giunta – sottolinea la vicepresidente – a predisporre un piano di investimento sull’innovazione tecnologica per complessivi 40 milioni di euro, sulla base di criteri oggettivi di valutazione delle tecnologie sanitarie presenti nei nostri ospedali (Health Technology Assessment – HTA). Grazie alla riduzione progressiva del disavanzo in sanità realizzata da Alisa – prosegue – abbiamo recuperato 25 milioni di euro di risorse interamente regionali: 10 milioni sono stati stanziati l’anno scorso e 15 milioni nell’ultima delibera di novembre. Le azioni messe in campo in queste ore per risolvere l’emergenza legata alla radioterapia dell’Ospedale Policlinico San Martino non sono quindi un tentativo di correre ai ripari ma semplicemente l’attuazione di decisioni già assunte. È grazie alla programmazione dei mesi scorsi che ora sono in corso le procedure di gara».

Da quanto è dato di capire dall’intervento dell’assessore la giunta Burlando avrebbe acquistato nuove attrezzature che sarebbero state però posizionate nel posto sbagliato. Questa giunta avrebbe redatto dei piani di intervento ma non sono ancora stati realizzati.

Conclusione di tutto questo è che, come un fulmine a ciel non tanto sereno,  il San Martino ha le macchine rotte e i pazienti devono accontentarsi di quelle di Savona che, per dirla tutta, sono anch’esse non tanto in salute.

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