Acqui Terme

Film sulla Resistenza nel basso Piemonte

Acqui Terme. Ci scrivono Barbara Elese ed Erik Negro:

“Son passati cinque anni, forse di più. La dilatazione del tempo in questi giorni fa brutti scherzi, le date si confondono, noi stessi viviamo sospesi attorno a qualcosa che nemmeno conosciamo.

Quando iniziammo a lavorare su questo film eravamo più giovani, o forse solamente inconsapevoli di ciò che ci aspettasse. Forse anche per quello è ingenuo, dolce, e pure un poco distante. Tutto era nato da una manciata di interviste (le parole), catturate e assemblate proprio al flusso della durata che man mano strappa alla vita – ancor più in questi giorni – la generazione che questo paese l’ha liberato prima di costruirlo.

“Ultimo rastrellamento a Mombaldone” di Concetto Fusillo

Poi sono arrivati i viaggi sulle nostre colline (i sentieri) percorsi con una sensazione di spasmodica attesa di un’ immagine, di quella che potesse esprimere ciò che volessimo trasmettere. Un gioco angoscioso e libero, quello del cinema che cerca una tangente con la storia e prova ad attraversarla, per descriverne i bordi prima di cercarne il nucleo, anche solo del limitato spazio in cui ci muoviamo.

Pensammo di evolvere la stessa idea di archiviazione e memorialistica (la serie di interviste già girate ai partigiani che abbiamo incontrato) in un’esperienza più completa; entrambi non avevamo idea di un film ma è come se fossimo mossi dalla stessa urgenza e necessità di trasformare un  percorso personale in un altro ben più condiviso. Proprio per questo motivo quest’opera embrionale ed abbozzata non può (e non dovrebbe) essere definita “documentario”, perchè nel tratteggiare una documentazione possibile di spazi e tempi non si pone nessuna intenzione di oggettività, dal momento che nella declinazione ben più complessa di un rapporto intimo, emotivo ed intellettuale che (ci) coinvolge l’unico approccio possibile è quello legato all’identità ed alla dialettica.

Quale può essere l’evoluzione (dell’evoluzione stessa) di “Guardiamoli negli Occhi”? Difficile a dirsi per noi, anche perchè quello stesso processo di smitizzazione della Resistenza (dei fatti e delle opere di quel tempo) per renderla atto costante e continuo di ridiscussione della nostra società non sempre aderente alla Costituzione, ora sembra ancor più messa in crisi dal dramma e dalla tragicità di questi giorni.

Mesi che però nulla hanno che fare con la guerra, e nulla con la memoria, se non nell’evocazione di una possibile coscienza collettiva che – come successe dall’8 settembre del 1943, fino alla completa ricostruzione – possa traghettarci verso una società ben più equa e giusta di quella precedente all’emergenza sanitaria.

Per tutto questo, per il 75esimo della Liberazione, per questo 25 Aprile atipico, anomalo e forse anche un po’ afono abbiamo pensato ad una sorpresa. Siamo molto lieti di presentare questo nostro lavoro in prima visione su Rai3 (nella notte tra il 25 e il 26, dalle 00.30) in una puntata speciale di “Fuori Orario, cose (mai) viste” dal titolo “Se la memoria esiste” (a cura di Simona Fina).

Saremo “accompagnati” da tre autori al cui il nostro film è assai debitore. I primi sono Danièle Huillet e Jean-Marie Straub che (in “Dalla Nube alla Resistenza”, 1979) scandagliarono “Pavese tra i miti di Leucò e la matericità dei falò”, un’opera straordinaria di condensazione tra spazi e fonemi, volontà divina e destino terrestre.

A chiudere infine Ermanno Olmi (“Nascita di una Formazione Partigiana”, 1973) che ci condurrà nelle valli del cuneese, dalle atrocità di Boves alla rinascita della lotta contro il nazi-fascismo; sequenze ricostruite di realismo lirico e poetico si alternano a testimonianze, a letture di diari e memorie. Con questa notte, e con la nostra partecipazione, ribadiamo l’importanza di una data che mai potrà essere come tutte le altre (nemmeno quest’anno) (….)”.

L’articolo integrale sull’edizione cartacea de L’Ancora n.16/2020

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio