Acqui Terme

Spesa per mangiare è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010, crollo ristorazione

Acqui Terme. Emergenza Coronavirus, torna la paura per l’85% dei cittadini che si dichiara preoccupato o molto preoccupato, in netta inversione di tendenza dopo mesi di fiducia crescente.

Il dato emerge dalla prima indagine Coldiretti/Ixe’ sulla nuova ondata della pandemia in Italia divulgata dopo la proroga dello stato di emergenza con l’adozione di misure più restrittive di fronte all’avanzare del virus.

Una situazione che ha fatto tornare i livelli di preoccupazione sui valori di inizio maggio nel periodo di lockdown.

L’indagine Coldiretti/Ixe’ evidenzia che quasi la metà (43%) conosce qualcuno che ha contratto il coronavirus tra familiari o parenti, amici o conoscenti o sono stati colpiti direttamente.

“La preoccupazione – sottolineano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo – riguarda soprattutto la salute dei congiunti o la propria con la grande maggioranza che vede in prospettiva una tendenza al peggioramento della situazione ed il pericolo di un nuovo lockdown. Una possibilità destinata ad avere effetti disastrosi sul piano economico ed occupazionale come dimostrano le proiezioni sull’andamento fortemente negativo del PIl nel 2020 ed i rischi per il lavoro”.

Gli effetti colpiscono addirittura la spesa alimentare che fa segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica, secondo una analisi della Coldiretti sulla base di dati Ismea dalla quale si evidenzia un taglio complessivo della spesa a tavola di ben 24 miliardi nel 2020 per effetto dell’emergenza coronavirus.

“La spesa per mangiare è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 ed a pesare – concludono Bianco e Rampazzo – è stata la chiusura durante il lockdown della ristorazione per la quale rimane una situazione di sofferenza per le difficoltà economiche, lo smart working e la diffidenza dei consumatori”.

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