Nell’ultimo Dpcm in vigore da venerdì 6 il Piemonte “zona rossa”
Mentre l’edizione cartacea de L’Ancora era in stampa il premier Conte ha annunciato le modifiche al decreto firmato nella notte fra martedì 3 e mercoledì 4.
La prima novità è che la decorrenza non è più da giovedì 5 ma da venerdì 6 novembre.
La seconda novità è la divisione dell’Italia in tre fasce di rischio: gialla, arancione e rossa.
La Liguria che precedentemente sembrava appartenere alla fascia arancione, insieme ad altre regioni è finita nella fascia gialla.
Queste in sintesi le prescrizioni.
Zone rosse: Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta e la Calabria.
- Vietato ogni spostamento in entrata, in uscita e all’interno del territorio, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute o per accompagnare i figli a scuola
- sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (dalla biancheria al sapone). Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.
- Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Ma anche barbieri, parrucchieri e lavanderie
- sospesa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto
- sospese le attività sportive anche svolte nei centri sportivi all’aperto
- è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale
- attività scolastica in presenza per scuola dell’infanzia, elementare e prima media
Zone arancioni: Puglia e Sicilia
- Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute o di studio
- vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, salvo che per comprovate esigenze. All’interno del Comune si può però circolare liberamente
- sospesi attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie.
- Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto.
Zone gialle
Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto, Province di Trento e Bolzano.
- Coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00: sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze;
- per tutto l’arco della giornata fortemente raccomandato non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati;
- sospese mostre e servizi museali
- didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratori in presenza
- attività in presenza per scuole elementari e medie ma con uso obbligatorio delle mascherine
- sospensione concorsi (compreso quello della scuola), a esclusione di quelli per personale sanitario
- nelle giornate festive e prefestive chiuse le medie e grandi strutture di vendita, a eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole
- coefficiente di riempimento massimo del 50% sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasportoferroviario regionale
Le norme saranno in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre, ma lo status delle Regioni e il loro inserimento nelle diverse aree di rischio sarà rivisto ogni 15 giorni.