Acqui Terme

Covid Piemonte, raggiunta l’intesa sull’assistenza domiciliare

Un verbale d’intesa su ulteriori misure di contenimento covid 19 e indicazioni operative sull’assistenza territoriale a livello domiciliare è stato approvato oggi pomeriggio tra la Regione Piemonte, la Direzione Sanità e Welfare, il Dipartimento interaziendale regionale malattie ed emergenze infettive (Dirmei), l’Unità di crisi covid-19 regionale, la Prefettura di Torino (anche per le altre prefetture del Piemonte), le Aziende sanitarie locali, le Organizzazioni sindacali medici di  medicina generale e pediatra libera scelta e gli Ordini professionali.

Nello specifico, l’accordo recepisce il protocollo di cure domiciliari che già esisteva, aggiornato, potenziato e ora sottoscritto da tutti gli attori istituzionali coinvolti nella presa in carico dei pazienti covid a domicilio, tra Unità speciali di continuità assistenziale, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, riportando in dettaglio organizzazione, personale, sedi e dotazioni, tipologia di interventi per gestione dei pazienti covid a domicilio, compiti del medico Usca, interazione tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, Usca e farmacie, oltre che gli aspetti specifici dell’integrazione tra territorio e ospedale (Pronto soccorso, Radiologie, consulenze specifiche…).

La Regione Piemonte implementa la struttura dell’Unità di crisi Covid-19 con un’area riferita alla Medicina territoriale, alla domiciliarità e ai rapporti con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, impegnandosi ad aggiornare e monitorare il protocollo delle cure domiciliari, ad attivare uno specifico gruppo di lavoro tra i firmatari dell’intesa per dare piena attuazione alla funzionalità della piattaforma regionale Covid-19 e per monitorare le procedure di acquisizione di personale nell’ambito dell’area dell’assistenza primaria.

Per ogni Azienda sanitaria locale e per ogni Distretto sono individuate le specifiche figure di riferimento per i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta.

Gli Ordini professionali e le Organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta si impegnano a sensibilizzare i colleghi ad attuare quanto previsto dall’intesa, collaborando altresì attivamente alla diffusione e al monitoraggio dell’implementazione del Protocollo ad ogni livello.

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