Cairo M.tte

Il Parco naturale regionale di Piana Crixia

Piana Crixia. Nell’entroterra savonese, al confine con le province di Cuneo, Asti e Alessandria, il suo paesaggio è un susseguirsi di aree coltivate e calanche che creano un alternarsi suggestivo di verde e grigio: i dolci declivi coltivati sono a tratti bruscamente interrotti dai calanchi, forme erosive comuni nelle vicine Langhe piemontesi, ma uniche in Liguria.

Impervie onde di sabbia e argilla s’innalzano dove la vegetazione pioniera sembra tentare di galleggiare. Opere dell’uomo, chiese o castelli medievali spuntano tra dolci colline coltivate e s’alternano a paesaggi lunari. Tra questi spicca il gigantesco fungo di pietra, un masso ofiolitico sostenuto da una colonna di detriti modellata dall’erosione, esemplare unico e geosito d’importanza europea.

Il fungo di pietra

È bello addentrarsi nella leggenda, seguendo il sentiero che porta al cospetto del fungo gigante, straordinario al punto da sembrare l’ultimo superstite di una foresta pietrificata abitata da creature spropositate.

Sono tante le storie che accompagnano l’escursione all’interno del Parco naturale regionale di Piana Crixia alla ricerca di un prodigio della natura unico in Liguria: un enorme masso posato in equilibrio su una colonna di roccia che svetta per 15 metri a sfidare le leggi della fisica.

La scienza ci dice che si tratta di un conglomerato oligocenico della Formazione di Molare risalente a 35 milioni di anni fa sottoposta a un fenomeno di erosione ancora in atto e ci spiega che prima o poi il masso cadrà. Ma la leggenda racconta che il fungo è stato modellato dalla furia del Diluvio Universale e che nemmeno Napoleone, sbalordito da questo monumento naturale – tanto da volerlo portare in Francia come un capolavoro di Raffaello o di Giotto -, riuscì a trovare un modo per cogliere il fungo miracoloso. Già, perché si narra che per anni dalla pietra sia sgorgato olio con il quale venivano curati i malati e alimentata la lampada del Santissimo della vicina parrocchiale.

Nel Centro Parco di Piana Crixia, in piazza Capitano Zoppi, è possibile approfondire, anche attraverso ricostruzioni filmate, tanto gli aspetti scientifici quanto quelli leggendari. Dalla sala polifunzionale è poi possibile seguire il sentiero n.3 per raggiungere il fungo (il periodo migliore è la primavera-estate). Per accedere al Centro Parco è necessaria la prenotazione: per gruppi – quando l’epidemia Covid lo consentirà – sarà possibile, eventualmente, concordare una visita guidata.

Per informazioni: parco@comune.pianacrixia.sv.it – tel 019 570021 (il venerdì dalle 9 alle 12)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio