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Asti, 207º annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Asti. Sabato 5 giugno ricorre il 207° annuale di fondazione dell’Arma dell’Arma dei Carabinieri.

Alle 10 di sabato 5 giugno, presso la caserma “Giovanni Battista Scapaccino”, il Ten. Col. Pierantonio Breda, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Asti, unitamente al Prefetto dott. Alfonso Terribile, celebrerà l’annuale ricorrenza della Festa dell’Arma con la deposizione di una corona d’alloro alla lapide dedicata al Carabiniere Scapaccino, prima medaglia d’oro al valor militare d’Italia.

La Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri

La solennità della cerimonia, anche quest’anno in assenza di pubblico, sarà scandita dal picchetto d’onore dell’Arma dei Carabinieri, composto per la metà da personale femminile, e per la prima volta al comando di un Maresciallo donna che riveste l’incarico di vice comandante della Stazione di Costigliole d’Asti.   

Nel corso della semplice, ma profonda cerimonia, sarà ricordato, assieme a tutti i caduti, il Luogotenente Mario D’Orfeo, Comandante della Stazione di Villanova d’Asti, morto per Covid nell’aprile dello scorso anno e nei cui confronti lo Stato Maggiore della Difesa, su proposta del Comando Provinciale di Asti, ha decretato l’intitolazione di una sala della Caserma di Villanova d’Asti, dove lo stimato Sottufficiale prestava servizio, la cui inaugurazione si svolgerà appena la situazione sanitaria lo consentirà.

Un periodo complesso per tutti i Carabinieri di Asti, impegnati in prima linea per controllare il rispetto della rigida normativa per il contenimento del contagio. In un momento difficile, poi superato dal senso di coesione tra l’Arma e le comunità a lei affidate,  è emerso tutto l’impegno e la generosità dei Carabinieri che hanno continuato a  garantire una capillare presenza sul territorio con una media di 60 servizi esterni al giorno.

A fianco dell’azione di vigilanza, i Carabinieri si sono spesso trovati ad essere l’unica interfaccia del cittadino e, in questa veste, a rassicurare, consigliare e supportare persone in difficoltà, anche al di là dei doveri. Tanti sono i gesti di generosità e vicinanza compiuti dai Carabinieri. In tutta la Provincia si sono messi a disposizione, nell’ambito di un protocollo nazionale siglato con Poste Italiane, per prelevare le pensioni agli anziani che non potevano muoversi da casa. Sul territorio sono trenta i casi in cui i Comandanti di Stazione hanno prelevato la pensione per anziani, talvolta ricoverati, che erano impossibilitati a muoversi o non erano in condizione di delegare nessun parente.

Tante anche le iniziative di solidarietà in cui i Carabinieri hanno agevolato gli spostamenti verso gli ospedali o comprato la spesa per famiglie in difficoltà, anche con iniziative strutturate e condivise con i Comuni.

Il ten. col. Pierantonio Breda con don Giambattista Giacchero già gen. di div. dell’Arma

Nell’anno sono state tributate 68 ricompense ad altrettanti militari che si sono distinti per attività di servizio particolarmente meritorie nella lotta ai furti e rapine e allo spaccio, nella difesa della dignità del lavoro o nel recupero dei capitali illegittimamente accumulati dalla criminalità locale. Al riguardo, nelle operazioni condotte dai Carabinieri di Asti, quest’anno sono stati sequestrati o confiscati beni per ben 5.200.000 di euro.

Nel corso dell’emergenza sono tante le misure implementate dall’Arma anche per garantire la sicurezza e la salute dei propri Carabinieri e dei cittadini che sono venuti a contatto con l’Istituzione. Oltre alla quotidiana sanificazione degli ambienti, delle autovetture e all’utilizzo di guanti e mascherine, tutti i Carabinieri della Provincia hanno avuto la possibilità di effettuare i test sierologici e di aderire alla campagna vaccinale, ormai sostanzialmente completata.

Si sarebbe dovuta tenere quest’anno, d’intesa con l’Archivio Storico di Asti, la mostra sul mitico Generale Cosma Manera, che vedrà l’apertura al pubblico una volta esaurita l’emergenza sanitaria e che rappresenterà il più solare benvenuto ad una normalità che tutti speriamo ormai alle porte. 

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