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Cinghiali causano raccolti distrutti e vittime. Coldiretti delusa dall’inadempienza delle autorità

Alessandria. “Per fermare l’invasione dei cinghiali nelle campagne e nelle città siamo pronti a chiedere l’intervento dell’esercito”. Questo è quanto affermato dalla Coldiretti al termine della manifestazione avvenuta venerdì 27 maggio a Roma in piazza SS. Apostoli, organizzata dai cittadini e dagli agricoltori preoccupati per le sempre più frequenti incursioni dei cinghiali, che minacciano raccolti e allevamenti suini.

Ad evidenziare la gravità della situazione si è infatti aggiunto Ettore Prandini, Presidente Nazionale della Coldiretti, frustrato dalla mancanza di provvedimenti efficaci a difesa degli ottocentomila ettari coltivabili già compromessi.

Le contromisure prese dalle amministrazioni provinciali non soddisfano neanche i responsabili della Coldiretti Alessandria: il Presidente Mauro Bianco e il Direttore Roberto Bianco ne denunciano l’inadempiente operato, evidenziando come sia fondamentale l’attuazione in tutta Italia del piano previsto per la Capitale e una presa di posizione più determinata sul piano dell’abbattimento dei selvatici nocivi, con l’obiettivo di raggiungere la quota 50.000 in Piemonte.

Una reazione decisa della Regione sembra essere quindi d’obbligo per velocizzare le lente e inefficaci procedure attuate dalle amministrazioni provinciali, onde tutelare soprattutto gli agricoltori stessi, talvolta vittime delle aggressioni dei cinghiali.

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