Molto partecipato l’incontro-dibattito sui vaccini
Ovada. Riuscitissimo incontro-dibattito sui vaccini nell’aula magna della Casa di Carità Arti e Mestieri, la sera di giovedì 17 maggio, a cura dell’Avulss.
Tommy Gazzola ha introdotto e presentato i relatori: il prof. Giovanni Cassola, direttore del reparto malattie infettive del “Galliera”; il medico associato Laura Sticchi, l’avv. Stefano Campora del Foro di Alessandria e il moderatore Claudio Casonato.
Presentata subito una tabella molto significativa per i casi di morbillo: dopo la Romania c’è l’Italia, seguita da Paesi africani ed asiatici, a significare che nel mondo molti ancora rifiutano la vaccinazione per mancanza di informazione.
La dott.ssa Sticchi: “Il vaiolo è stata la prima malattia ad essere eradicata, cioè debellata definitivamente, per cui si può fare a meno della vaccinazione. La vaccinazione contro il vaiolo, iniziata nel 1796 dal dott. Jenner, ha così sconfitto una malattia diffusa da tremila anni, letale per il 30% dei casi e causa della morte del re Luigi XV.
La poliemolite, che causa la paralisi dei muscoli e di cui fu vittima Rosanna Benzi (nativa di Morbello), è invece una malattia non ancora eradicata e presente in alcuni Paesi asiatici come il Pakistan e l’Afghanistan. Per questo in Italia e nel mondo sono vaccinati i nuovi nati.
Ma il vaccino provoca dei danni?
Come qualsiasi altra medicina, non è sicuro al 100% e talvolta può provocare reazioni come stati febbrili lievi ma i rischi maggiori sono nel non vaccinare. Ecco i rischi del contrarre il morbillo: otite 1/10, polmonite 1/20, encefalite 1/1000, morte 1/1000, convulsioni febbrili 1/3-4000. Se ci si ammala di morbillo, esistono quindi probabilità di possibili complicazioni.
L’avv. Campora ha parlato del decreto Lorenzin del 31 luglio 2017 e dell’obbligatorietà da 0 a 16 anni della vaccinazione per la poliomielite, il tetano, il morbillo, la rosolia, la varicella, la difterite e l’epatite B”.