Nizza MonferratoValle Belbo

L’Oratorio Don Bosco passerà al Comune?

Nizza Monferrato. L’Oratorio Don Bosco di Nizza Monferrato diventerà di proprietà comunale? La Diocesi di Acqui Terme ha inviato una lettera, firmata dal Visitatore Apostolico, mons. Carlo Redaelli, vescovo di Gorizia, con la proposta di donazione di tutta la struttura oratoriana al Comune di Nizza Monferrato e le condizioni perché questa si realizzi, fra le quali quella a mantenerne, nel tempo, le finalità formative, educative, sociali, a favore della gioventù nicese e del territorio.

Con questa soluzione la Diocesi, che non è in grado di mettere a disposizione ulteriori risorse per l’Oratorio di Nizza né di gestirlo direttamente, ritiene di poterne garantire le finalità educative a servizio della comunità di Nizza.

Quindi l’Oratorio Don Bosco con un progetto di gestione ben definito e con la collaborazione delle Associazioni che già operano nella struttura potrebbe continuare la funzione formativa ed educativa espletata nei suoi 120 anni di vita (10 anni nella sua prima sede, nel 1897, in Via Valle S. Giovanni e altri 110 da quando, nel 1907, è stato trasferito sulla strada per Vaglio Serra) e dall’altra parte il Comune con questa operazione acquisirebbe una proprietà di circa 15.000 metri quadri di superficie (senza alcun esborso) comprendente una chiesa, due alloggi, un teatro, aule, un bocciodromo coperto, campi da bocce esterni, campi da calcio, campetto da calcio a 5 polivalente, cortili. Non dovrebbero poi spaventare alcuni interventi necessari per sistemare la struttura perché, pensiamo, che un Ente pubblico possa reperire abbastanza facilmente finanziamenti Regionali, Statali ed Europei per gli interventi necessari.

Ricordiamo che la struttura ospita per le loro attività alcune Associazioni: la Bocciofila nicese, la Voluntas Calcio, Spasso Carrabile (compagnia teatrale), il Calcio a 5, l’Unione Ex Allievi oratoriani Don Bosco.

Artefice dello sviluppo di tutto il complesso oratoriano è stato il “direttore” per 50 anni dell’Oratorio, Don Giuseppe Celi, il sacerdote salesiano (ha vissuto per 54 anni a Nizza) che fin dal suo arrivo nel 1941 ha praticamente “fatto” l’Oratorio: il teatro, l’ampliamento della chiesa, le aule, i campi da calcio, ha contribuito alla costruzione del bocciodromo… e tanto altro ancora. Dal mattino alla sera in mezzo ai ragazzi, non disdegnando di prendere un badile in mano, di fare le reti delle porte da calcio, di insegnare musica (uno dei suoi allievi è stato Umberto Eco); con umiltà ma con il sorriso sulle labbra, sapeva ascoltare ma anche consigliare, pungolare, dirigere, chi a lui si rivolgeva per un aiuto.

Nizza ed i suoi “ragazzi” non lo hanno dimenticato e chiedono per questo che l’Oratorio continui ad essere un punto di riferimento per i giovani.

Che l’Oratorio al Comune sia un suo regalo?

Franco Vacchina

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