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Visone, il 28 maggio la “Festa del Busìe”

Visone. Non solo gastronomia. La “Festa delle Busie”, storico appuntamento visonese, in programma domenica 28 maggio, punta a valorizzare il paese proponendo ai tanti visitatori, oltre alla fragranza dei tipici dolci visonesi, un interessante itinerario storico artistico alla scoperta del paese.

Sono molte le attrattive di Visone, un paese in cui la bellezza del paesaggio trova riscontri anche in autentici gioielli architettonici e reperti storici di grande valore. Monumenti importanti per un “tour” che oltre alla buona cucina vuole tenere d’occhio anche l’aspetto culturale.

La cordialità e il senso dell’ospitalità della gente che affonda le radici nelle tradizioni delle origini contadine, costituiscono un segno importante del passato.

Visone, oltre che per le feste paesane può essere visitato con l’occhio di chi ama gli edifici che ci parlano del passato.

Eccone una carrellata

Torre Medievale. Risale al sec. XIV, ed è costruita su unaltra preesistente di epoca romana, fungeva da torre vedetta sovrastante la Via Emilia Scauri  che congiungeva Derthona (Tortona), Aquae Statiellae (Acqui) e Vada Sabatia (Savona) ed era in comunicazione visiva con la torre di Terzo.

Castello Medievale. La sua ultima costruzione è attribuita ai Marchesi Malaspina (Sec.XV) ma un castello esisteva già  nel 991, quando il marchese Anselmo, figlio di Aleramo, firmò, il 4 maggio, proprio a Visone, l’atto di fondazione del Monastero di S.Quintino a Spigno, assegnando ai monaci parte del territorio visonese. Nel 1927 si presume che il castello fosse ancora visibile, visto che il Chiaborelli lo descrive nel suo “Acqui Terme e dintorni”.

Borgo Medievale. Dominato dalla torre, col suo gruppo di case che un tempo erano appollaiate accanto al castello, vi si accedeva tramite la Porta di ingresso al Borgo, con fossato e mura, ancora visibile. Accanto alla porta d’ingresso, è ben visibile la Casa che un tempo era l’Antico Municipio. Un’altra casa antica (sec.XV) è posta in via Castello al n.43.

Pieve di S.Maria di Caramagna. Risale al secolo X. Sorgeva ai confini con Morsasco, sulla riva destra del torrente Caramagna. Della Pieve rimangono il frontone della facciata, un’acquasantiera e un fonte battesimale.

Abside Romanica. Fra le resta più antiche del paese, l’abside romanica della chiesa cimiteriale di S.Pietro, recentemente restaurata che risale ai tempi di “San Guido”, è rivolta a levante secondo lo stile Romanico Lombardo.

Oratorio di S.Rocco. Risale al sec. XV, e ha un portale di pietra arenaria raffigurante S.Pietro tra i Santi Guido e Maggiorino, vescovi di Acqui Terme.

Chiesa dei SS.Pietro e Paolo. La parrocchiale, risalente al sec. XVII, conserva tele del Monevi e affreschi di Pietro Ivaldi detto il Muto.

Palazzo Madama (Casa Rossi). Risale al sex XVI. Costruito dal cardinale Bonelli con pietre della cava di S.Croce alla Cappelletta del Foresto, ha una loggia esterna con affreschi alla grottesca attribuiti al Monevi.

Palazzo Madamon. Altro edificio del XVI secolo, residenza della famiglia Monevi, presenta sale affrescate e una bella meridiana sul lato Sud.

Portale del palazzo comunale. Coevo ai due palazzi (sec. XVI) presenta lo stemma della famiglia Bonelli, fra le più antiche di Visone.

Ponte Romano. Sorge sul rio Chiodi, sulla strada della Madonnina della Pozza, che un tempo era la vecchia strada per Acqui.

Ponte Vecchio. Sorge sul torrente Visone lungo l’antica strada del Sale che un tempo da visone portava a Morbello, Cimaferle e Savona. Due arcate in pietra squadrata e blocchi triangolari in corrispondenza dei pilastri, erano studiati per tagliare il flusso dell’acqua e evitare sbarramenti in caso di piena.

Chiesa dell’Annunziata (poi S.Croce della Cappelletta del Foresto). Eretta dopo l’anno 1000 sulla strada del Sale, presenta un affresco del 1634 con la Madonna con in braccio il bambino fra i Santi Sebastiano e Rocco. È un ex voto degli abitanti della zona allo scampato pericolo della peste del 1600.

Queste ed altre attrattive culturali faranno da sfondo alla festa delle bugie. Nel tardo pomeriggio è prevista anche una visita guidata con un itinerario storico-culturale: toccherà il castello, le chiese, gli edifici e le dimore storiche del paese testimonianza della storia di un territorio di frontiera tra Piemonte e Liguria.

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