Acqui Terme

Ritiri di calcio: la Lega Nord accusa, Lucchini si difende

Acqui Terme. Ci scrive il consigliere comunale della Lega Nord, Marco Protopapa:

«La scelta dell’amministrazione comunale acquese “grillina” di rinunciare ai prossimi ritiri delle squadre di calcio di serie A non ha trovato d’accordo la Lega Nord cittadina.

Per voce del suo consigliere comunale Marco Protopapa ritiene che questa scelta sia stata inopportuna in un momento dove invece bisognerebbe ampliare la pubblicità della città amplificando quello che potrebbe essere   il motivo di ritenersi una meta per i turisti, anche sportivi.

In un momento dove è evidente una crisi termale, dovuta anche all’assestamento della nuova proprietà che speriamo celermente riprenda e migliori quanto prima le attività su tutti i fronti e crei quel recupero immobiliare ricettivo auspicato, ogni iniziativa non deve essere tralasciata sebbene, ovvio, fatta con criterio e buon senso.

Quindi perdere in questo momento questa opportunità di avere per un periodo nuova linfa turistica, con una pubblicità dei media che nominando la nostra città ne ricordano l’esistenza, non è affatto segno di crescita di una città turistica, senza dimenticare i mancati introiti soprattutto di bar e attività commerciali in genere, specie nelle serate delle amichevoli (con Genoa, Sampdoria e Torino si sono raggiunti grandi risultati).

[…]

Questa decisione non è stata assolutamente gradita quando poi i 20.000 euro d’investimento già previsti per i ritiri vengono sostituiti dalla Giunta Lucchini con 24.000 euro (e per soli quattro mesi) per creare uno staff del primo cittadino, inutile viste le mansioni richieste e che un Sindaco a tempo pieno (fortuna chi se lo può permettere) non dovrebbe richiedere, esprimendo poi una giustificazione opinabile “…però è sempre meno di quanto si spendeva prima”: peccato che prima le mansioni erano puramente professionali e tecniche mentre in futuro principalmente “relazionarie” o d’immagine.

Ma ritornando alla rinuncia decisa dal sindaco Lucchini, uomo di sport, avrei visto meglio una estensione  di quest’idea,  che interessa Acqui fin dai primi anni novanta,  sviluppando semmai i ritiri anche ad altri Sport e nel rispetto di quello striscione appeso sul balconcino del palazzo comunale che ricorda Acqui come appartenente al Monferrato “European Community of Sport 2017”.

Ci mancherebbe,  sicuramente lodevole è il pensiero di destinare i risparmi per il rifacimento dei campi da tennis o comunque pensare alle palestre ma…

[…]

Mi auguro che il “no” a prescindere del Movimento 5 Stelle,  che ha portato esempi eclatanti a livello nazionale come la rinuncia alla candidatura alle Olimpiadi di Roma (con molto ironico dispiacere di Londra e Los Angeles) e che invece ad Acqui ha già visto gli originali spot pre-elettorali  già smussati,  come ad esempio sulla mostra di Chagall o sulla Pista Ciclabile, con il tempo diventi sempre più allineato alla necessaria evoluzione dell’immagine della città che vada oltre al Km0, anche per combattere i tempi di crisi dove si richiede sempre di più competitività,  aumentando e non riducendo le risorse pur con assoluto controllo delle spese.

Quindi si coglie l’occasione ad invitare l’amministrazione “grillina” ad essere meno annoiata davanti alle critiche della minoranza comunale, se queste sono costruttive, invitandola non a “rinunciare”, bensì a “fare”: naturalmente senza sprecare».

(da L’Ancora n.31 del 27 agosto 2017)

Lucchini sui ritiri calcistici
“Un vero sperpero di denaro pubblico”

Acqui Terme. «I ritiri calcistici della precedente giunta sono stati un vero e proprio sperpero di denaro pubblico. Operazioni di dubbio valore in cui è tutto da dimostrare il ritorno economico per la città e per la nostra comunità». Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Lorenzo Lucchini, alle critiche e polemiche sollevate dalla Lega Nord cittadina in merito al “no” deciso dell’amministrazione comunale ai ritiri calcistici. «Non ospiteremo squadre di serie A nella stagione in corso a causa di contingenze di bilancio e calendario – aggiunge Lucchini –  preferendo usare questi fondi per investirli sulle esigenze della comunità. Gli investimenti che facciamo devono rimanere sul territorio e devono creare benefici a lungo termine. Non utilizzeremo i soldi della città per imbellettare la nostra amministrazione».  Ma se è vero che la porta rimane chiusa per i ritiri calcistici, per il Primo Cittadino pentastellato, è importante sottolineare il fatto che l’impegno per promuovere lo sport rimane. Anzi si intensifica.  «Attualmente siamo riusciti a riportare tutte le società sportive di Acqui Terme in città. Fino ad oggi alcune società si allenavano al di fuori delle strutture cittadine. Abbiamo riportato la società di pallacanestro Basket Bollente 1963 che si allenava a Bistagno. Riporteremo in città le società di tennis e quella di rugby. Fini ad oggi abbiamo avuto numerosi atleti e ragazzi che non sapevano dove allenarsi e giocare. Ciò ha comportato uno sforzo per queste persone e per le loro famiglie che hanno dovuto rivolgersi a strutture esterne alla città. Abbiamo riorganizzato tutte le strutture sportive comunali e investiremo parte dei soldi risparmiati dalla rinuncia dei ritiri calcistici sulle nostre strutture sportive». E questo perché secondo il Sindaco grillino, «la città ha bisogno di progettualità economica. Preferisco dare la possibilità agli acquesi di potersi godere un impianto sportivo a norma che dare alla città eventi auto-celebrativi in cui elargiamo denaro pubblico a società private».

[…] […] […]

Gi. Gal.

(da L’Ancora n.31 del 27 agosto 2017)

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