Acqui Terme

Scuole: la “Monteverde” pronta in tempo, la “Bella” no

Acqui Terme. La nuova scuola media Monteverde sarà pronta per il suono della campanella l’11 settembre. Il cantiere di piazza Allende è a buon punto e, come specificato dall’assessore ai lavori pubblici di palazzo Levi, Giacomo Sasso, i presupposti sono buoni. Un po’ meno per la scuola media Bella che dovrebbe essere pronta solo per la fine di ottobre.

«Lo stato di avanzamento della scuola Monteverde – spiega Giacomo Sasso –  all’inizio del nostro mandato ci aveva lasciato qualche perplessità. Ora però ci sentiamo rassicurati. I continui controlli e pressioni affinché si procedesse in maniera celere sono serviti». Martedì 29 agosto, nella mattinata, si è proceduto con un nuovo sopralluogo alla Monteverde. «Proprio martedì è stato chiuso il collaudo strutturale che sarà consegnato agli uffici prestabiliti entro il 5 settembre insieme a tutte le dichiarazioni di conformità e di agibilità. Nella scuola mancano ancora la posa in opera delle uscite di sicurezza, le ultime rifiniture generali, alcuni ritocchi finali e la pulizia conclusiva del complesso. Molte aule sono però già arredate con banchi e lavagne».

La piantumazione degli alberi invece, avverrà entro la stagione autunnale e, come progettato, saranno coinvolti studenti, insegnanti e genitori. «Vorrei evidenziare – aggiunge l’assessore Sasso –  che i tempi e la realizzazione erano decisamente stretti. Proprio per questo, negli ultimi mesi, abbiamo svolto una continua attività di controllo quotidiana affinché per gli studenti i disagi siano veramente ridotti al minimo»

Diverso invece il discorso per la scuola media Bella che potrebbe essere pronta solo alla fine di ottobre. Questo significa che, molto probabilmente, il trasferimento degli alunni avverrà solo durante le vacanze di Natale.

I due edifici, una volta ultimati, saranno in grado di ospitare fino ad un totale di 405 studenti ognuno. Per quanto riguarda gli impianti, entrambi gli edifici saranno dotati di un sistema di raccolta delle acque piovane che saranno utilizzate per i servizi igienici e un impianto termico alimentato dal sistema fotovoltaico che sarà in grado di coprire il 70% del fabbisogno annuo.

Gi. Gal.

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