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Danze e musiche arabe un pomeriggio entusiasmante (VIDEO)

Acqui Terme. L’estate musicale acquese non accenna a dispensare gradevolissime e insperate sorprese.

E, pur non divulgato (tramite affissioni e altri canali) come invece meritava, lo spettacolo del gruppo Saudi Folklore Band (che annoverava anche contributi di artisti marocchini ed egiziani), anzi sottoposto all’ennesima sovrapposizione (in Piazza Conciliazione danze e suoni del Medio Oriente; in Piazza Bollente i caroselli alpini della Fanfara “Valle Bormida”: dopo 100 giorni “di rodaggio“, da parte dell’Assessorato alla Cultura pensavamo ad un problema messo in cima all’agenda… ma che continua a stare, invece,… in fondo: Acqui ha 20 mila abitanti e non 40 mila…), lo spettacolo del Saudi Folklore, sabato 16 settembre, ha davvero entusiasmato. E coinvolto, al massimo grado, il pubblico (purtroppo ridotto rispetto alle potenzialità) che, dopo una anteprima avanti la Bollente, ha potuto applaudire, al Teatro Aperto, un’offerta artistica di prim’ordine. E soprattutto assolutamente nuova per la nostra città.

Una musica nuova

Canti e percussioni con diverse tipologie di tamburi (abbiamo chiesto: le scritte in arabo non alludevano ai versetti del Corano, ma al nome del gruppo e al numero di cellulare di riferimento…), un formidabile ballerino sufi, una performance di danza del ventre, e il pubblico ripetutamente invitato ai balli. E ancora grandi stendardi, tipici costumi d’Oriente, ed quella che potremmo chiamare una versione araba della “danza delle spade”: questi gli ingredienti di un pomeriggio in cui non sono mancate degustazioni di dolci tipici al miele, datteri, biscotti e diverse tipologie di the aromatizzati.

Nel giro di una settimana la Pisterna / Ghetto ebraico (ricordata nella giornata europea della Cultura dedicata alla Sinagoga al popolo con la stella di Davide) si è trasformata in un quartiere di un’altra città, che ci ha ricordato tante belle pagine de La storia dell’assedio di Lisbona di José Saramago…

“La città mormora le preghiere, il sole è spuntato e illumina le terrazze; fra poco nei cortili spunteranno gli abitanti. La torre della moschea è piena di luce. Il muezzin è cieco…”.

E’ comunque il segno di una apertura, l’ennesima, dalla dimensione “provinciale” a quella “internazionale”.

Da circa un mese, abbiamo appreso, si sapeva di questa visita – probabilmente destinata ad una replica nel prossimo dicembre (e forse in quell’occasione i figuranti saranno addirittura settanta) – che, con i Comuni di Acqui e Lerma (lo spettacolo qui è stato allestito venerdì 15), ha coinvolto il funzionario Andrea Benzi, originario di Tagliolo Monferrato, attivo presso le nostre ambasciate di Riad e de Il Cairo. Fondamentale l’apporto del Ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita, che ha sostenuto gran parte dei costi della trasferta.

Presenti il Sindaco Lucchini e l’assessore Terzolo, non sono mancati gli scambi dei doni, immortalati, al pari di altri momenti di questa vera e propria “festa della musica & dell’amicizia” (in effetti si può guardare all’Oriente in maniera diversa, e non solo facendosi soggiogare dalla paura degli estremismi …, per altro vivi e vegeti anche da noi; sul web qualche acre commento per il “sole delle Alpi” indegnamente calpestato al “Verdi”; ma, prima o poi, la nemesi arriva a far giustizia degli errori dei potenti di turno… mai simboli di partito nei luoghi che si vorrebbero di cultura), immortalati nella galleria fotografica che qui alleghiamo. Red. Acq.

 

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