Acqui Terme

Emergenza piccioni, ci pensa il Comune con i volontari

Acqui Terme. Torna in città il problema dei piccioni. O meglio, torna a preoccupare i residenti nel centro storico. Cittadini che si lamentano per la presenza di guano sui cornicioni e sottotetti dei palazzi. Lamentele arrivate anche all’orecchio di palazzo Levi che, lo scorso fine settimana, grazie alla collaborazione di un gruppo di volontari ha ripulito dagli escrementi il tratto dei portici di via XX Settembre adiacenti gli ingressi della scuola elementare Saracco.

Un problema quello della presenza dei piccioni in centro che si è amplificato negli ultimi mesi. Chiaramente non c’è nessuna prova scientifica, ma probabilmente, l’aumento dei colombi sarebbe correlata all’apertura di cantieri in altre parti della città. Come dire cioè che il numero dei piccioni presenti sul territorio cittadino è sempre il medesimo. Semmai a cambiare è la loro ubicazione. A tal proposito però palazzo Levi ha precisato che la campagna di sterilizzazione dei piccioni è ancora attiva.

Il progetto prevede la somministrazione quotidiana, alle prime ore del giorno e fino alla conclusione di ottobre, di un mangime sterilizzante non ormonale garantito dal Ministero della Sanità e approvato dalle associazioni animaliste. «È un progetto che porteremo avanti anche nei prossimi anni e che ha registrato ottimi risultati riducendo la popolazione dei piccioni nella città – spiega l’assessore all’ambiente Maurizio Giannetto – la corretta gestione del piccione si ha tramite due importanti azioni: la prima prevede il corretto comportamento dell’uomo e la seconda una strategia integrata». È importante quindi che la cittadinanza non somministri alimenti ai piccioni. «Appunto per questo motivo nella città stiamo diffondendo dei cartelli in cui viene ribadito il divieto espresso dall’ordinanza sindacale n. 26 del 26 maggio 1989». E cioè che è vietato somministrare alimenti di qualsiasi tipo ai piccioni nel territorio comunale. Inoltre, per quanto riguarda i proprietari degli edifici e gli amministratori dei condomini, è sempre valida l’ordinanza che prevede la necessità di pulire accuratamente i sottotetti così come di chiudere eventuali aperture per limitare al massimo la possibilità di nidificazione dei piccioni.

Gi. Gal.

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