Rifiuti: da metà 2018 arriva il “porta a porta”
Ovada. Dalla metà circa del prossimo anno si cambia, in fatto di raccolta dei rifiuti in città.
Anzichè gli antiestetici cassonetti lungo le vie e le piazze cittadine (non si è mai riusciti a “nasconderli” con del verde) infatti arriva il nuovo sistema “porta a porta”.
Intanto in primaverà inizierà la distribuzione e la consegna dei bidoncini ad ogni famiglia, che sono quattro: per la plastica, per la carta, per l’umido e per l’indifferenziato. E per il vetro? Continuerà, per modalità diverse dagli altri di riciclo o smaltimento, ad essere conferito nelle apposite, attuali “campane” stradali.
Dunque ogni famiglia ovadese nel 2018 dovrà mettere a disposizione degli spazi opportuni, all’interno dell’abitazione, per radunare i bidoncini della spazzatura. C’è un’alternativa: si possono collocare in spazi condominiali, là dove ci sono per l’occasione.
Ciascun bidoncino dei quattro a disposizione contiene un sistema di riconoscimento elettronico che vincola il proprietario ad una giusta “differenziata”, a seconda appunto del bidoncino. Infatti gli addetti dell’Econet alla raccolta della spazzatura sapranno a chi appartiene quel tale bidoncino e quindi saranno fatte valutazioni sul tipo di raccolta ed eventualmente delle sanzioni.
Si pagherà solo l’indifferenziato ed in base allo smaltimento, cioè al numero di svuotamenti del bidoncino, tenendo presente che ci sarà una quota fissa (per pagare le spese) ed una variabile appunto in base alla quantità di spazzatura indifferenziata prodotta. Va da sé dunque che converrà riempire bene, sino a tappo, il bidoncino dell’indifferenziato e soprattutto, a monte, differenziare bene tutta la spazzatura prodotta per famiglia.
Si inizierà dunque più o meno a metà anno del 2018, quando si pagherà la spazzatura ancora con il vecchio sistema. Dal 2019 infatti arriverà la tariffa puntuale, quella cioè relativa all’indifferenziato prodotto.
L’Econet per il sistema “porta a porta” si è basata sul “modello Contarina” (Veneto): i suoi tecnici stanno infatti valutando bene quel modello veneto che funziona bene, per renderlo attuale e fattibile sul territorio ovadese. Fatto questo, si passerà poi all’informazione alla utenza, cioè alle famiglie ovadesi.
Puntualizza il sindaco Paolo Lantero: “E’ una scommessa che facciamo come Amminmistrazione, partendo dal fatto che attualmente purtroppo la differenziata è attestata sotto il 40%. Ed è una scommessa che la città viincerà se tutti i cittadini si sentiranno coinvolti nel nuovo sistema di raccolta della spazzatura.
Vi sono poi alcuni elementi da considerare: il corpo dell’indifferenziato da portare in discarica aumenterà nel 2019 di cinque volte. Pertanto l’unico sistema per combattere bollette costose è produrre meno indifferenziata. E l’unico modo giusto per farlo è partire proprio dall’utente, non tralasciando l’aspetto ambientale e quello legato alla nostra discarica, che oggi ha spazio per accogliere rifiuti ma con il trend attuale potrà risultare insufficiente. Quindi si potrebbe immaginare un’estensione della discarica, con costi naturalmente crescenti. Credo invece che dovremmo immaginare territori senza discariche e inceneritori.
Sono convinto che ci distingueremo e faremo la nostra bella parte sul territorio.
Ritorneremo diverse volte su questo importante argomento.”