I Presepi di Ovada e della zona, una tradizione che continua
Ovada. E’ ormai Natale e la bella tradizione dei Presepi continua ininterrotta negli anni in città e in zona, a confermare il legame profondo e sincero della comunità locale con la nascita di Cristo.
In ogni Chiesa ma anche in diversi luoghi privati sono stati realizzati Presepi: tradizionali, artistici, meccanizzati. Tra tutti gli altri, abbiamo ricevuto un commento sui seguenti.
Il Presepe dei Padri Scolopi,
messaggio di amicizia fra la gente. Molto significativo e particolarmente profondo, come sempre, il Presepe 2017 dei Padri Scolopi nella Chiesa di San Domenico, pensato e creato dalla Comunità capi Scout.
“il tema che si può scorgere riguarda la trasformazione che l’educazione e la cultura possono plasmare ogni essere umano.
Protagonista di questo messaggio San Giuseppe Calasanzio, fondatore dei Padri Scolopi ed illuminante sacerdote, che intuì l’importanza di salvare vite di fanciulli attraverso l’impegno nello studio, nella lettura e nello stimolo alla curiosità.
Lo scenario di una Betlemme immaginaria, ricca di messaggi e di valori, sta proprio ad indicare come l’educazione alla cultura può non solo cambiare positivamente ma anche innalzare verso una spiritualità intensa e profonda”.
Nel Presepe di quest’anno tutto è composto di carta: da Betlemme alle stradine, ai libri come fondale, sino ai pannelli laterali che contengono esempi di integrazione, di amicizia e di comunanza di interessi fra la gente, nel segno della comprensione, del rispetto e dell’amore verso il prossimo attraverso la cultura.
Il Presepe dell’Oratorio dell’Annunziata. Anche quest’anno la Confraternita della SS. Annunziata ha allestito all’interno del bell’Oratorio di via S. Paolo un caratteristico Presepe.
Dal 2006 infatti i Confratelli hanno ripreso la tradizione di solennizzare la Natività, realizzando un Presepe con l’intento di cambiare ogni anno la scenografia.
“Ricordiamo infatti che negli anni trascorsi sono stati allestiti Presepi, concessi gentilmente da privati, con statue provenienti da Gerusalemme, dal Trentino, dalla Valle d’Aosta e dal Perù. Senza dimenticare le edizioni più “nostrane” come quando venne esposto il Presepe proveniente dalla Chiesa di San Rocco di Costa d’Ovada oppure il Presepe ideato dall’artista ovadese Gian Carlo Soldi con le sue caratteristiche sagome della Sacra Famiglia, dei Re Magi e dei pastori fatte a misura d’uomo. Questo Presepe, considerato il successo conseguito, fu allestito due volte: nell’ormai lontano 2006 e nel 2015. Quest’anno, grazie alla generosità della famiglia Palli, in Oratorio si potrà ammirare un caratteristico Presepe opera del maestro ed illustre violinista Osvaldo Palli, scomparso pochi anni fa.
I villaggi, le case, le rocce ed i castelli (da notare la riproduzione del castello di Campo Ligure) evidenziano la notevole capacità dell’autore nella cura del particolare e del dettaglio, tale da suscitare una spontanea meraviglia.
Inoltre al centro del presbiterio si può ammirare il prezioso ed antico Gesù Bambino da “bacio”, opera lignea del ‘700, con la caratteristica capigliatura in stoppa e gli occhi di cristallo, avvolto in un prezioso abitino originale. Gli tiene compagnia un bell’angioletto, sempre in legno, di scuola genovese del ‘700, dall’espressione straordinariamente dolce e delicata.”
I visitatori potranno ammirare il tutto nella bella ed antica cornice dell’Oratorio dell’Annunziata nei seguenti giorni: ogni mercoledì e sabato (giorni di mercato cittadino) dalle ore 8,30 alle 12, fino a meta gennaio 2018; nelle festività natalizie e di fine anno dalle ore 16 alle 18.
La Confraternita ricorda inoltre che sabato 23 dicembre, dalle 10 alle 12, alcuni musicisti locali allieteranno i visitatori ed i fedeli dell’Oratorio con musiche tradizionali natalizie.
Il Presepe di San Rocco di Costa d’Ovada. Sull’artistico Presepe di San Rocco, ecco un contributo della prof.ssa Luciana Repetto.
“Apertura come da tradizione da Natale fino alla seconda domenica di gennaio dalle ore 14,30 alle 18 dei festivi e prefestivi.
E la tradizione colloca storicamente il Presepe nel lontano 1898: in origine aveva una superficie di circa 27 mq. ma con gli anni si arricchì di personaggi e di particolari, fino a raggiungere i 45 mq. Il Presepe è ricco di oltre cento statue, per la maggior parte eseguite tra il 1898 e il 1905 da don Vincenzo Grillo e G. B. Barisione, utilizzando terra cruda proveniente dalla zona montuosa della Caiella. Le rimanenti statue, ad eccezione dei falegnami in legno, sono di terracotta. Don Grillo e il nipote Barisione hanno costruito anche la maggior parte delle case. La capanna di Gesù Bambino è la stessa utilizzata nel 1898; la capanna dei ciabattini risale al 1899 ed entrambe hanno mantenuto la loro forma originaria; il laboratorio dei falegnami è del 1903. Il movimento della falegnameria è stato realizzato nel 1935 da Vincenzo Fortunato e Giuseppe Barisione ed è dotato dei meccanismi originari; solo la forza motrice, originariamente una carica a molla, si basa ora su motore elettrico. Alcune case sono state invece restaurate o rifatte; anche gran parte delle statue hanno subito ritocchi. Il fondale del 1960 (cm. 200×500) è opera di Franco Resecco. L’impianto luci è stato totalmente rifatto con l’aggiunta di effetti luminosi riproducenti il giorno e la notte.
Il Presepe dalle origini è stato allestito dalla famiglia Barisione fino al 2008, quando è stato smontato per consentire i lavori di ripristino della chiesetta danneggiata dal sisma del 2003. Dal Natale 2015 alcuni volontari si sono impegnati a far rivivere l’antica emozione che aveva allietato i loro Natali da bambini. Da pochi metri, il Presepe è tornato a fare bella mostra di sé nell’ampiezza originale, 45 mq, quasi tutta l’unica navata della Chiesa; consolidate le case e la capanna, ammodernata la struttura, ripulite le statuette, nel rispetto della loro originalità.
Ogni anno si disfa e si rifà, poiché si temono i danni causati dall’umidità e dalla polvere e perché tutto sommato rifarlo è una tradizione che si rinnova. Quest’anno il gruppo ha lavorato in modo sempre più coordinato: montaggio palco, sistemazione case, impianto luci, posizionamento sfondo e statuine, chiusura finale, pubblicità. Qualche novità che non disturba i vecchi ricordi, uno sfondo dipinto e donato da Carla Vanelli che riproduce le colline su Betlemme, un impianto audio che crea un’atmosfera magica, e qualche strategia da tenere segreta per migliorare la visibilità anche degli angoli più reconditi. Noi vi aspettiamo numerosi, la sera del 24 dopo la S. Messa delle ore 22.30, nei festivi e prefestivi dalle ore 14,30 alle 18, fino alla seconda domenica di gennaio.”
- Messa della notte di Natale: alle ore 22,15 arrivo dei pastori, falò in piazza, quindi S. Messa solenne allietata dalla Cantoria, distribuzione dei doni ai bambini da parte di Babbo Natale, e ristoro alla Saoms con cioccolata calda e panettone.
Il Presepe di Grillano d’Ovada. Presepe meccanizzato nel teatro parrocchiale “Don Rizzo”, rimesso a nuovo per l’occasione.
“La comunità di Grillano ha deciso di ridare lustro al teatro parrocchiale “Don Rizzo”, che si trova vicino alla chiesa dei SS. Nazario e Celso della frazione ovadese.
Ripulito a rimesso in ordine dopo anni di abbandono, ospita il Presepe meccanizzato ideato e predisposto dall’amico di Grillano Sergio Tassistro, già ideatore del tradizionale raduno estivo dei trattori.”
Da giovedì 21 dicembre l’opera, realizzata con il fattivo contributo della comunità grillanese, è visitabile durante le celebrazioni natalizie (in occasione dell’Adorazione Eucaristica di giovedì 21 alle ore 21; della S. Messa di Natale di domenica 24 alle ore 22; delle SS. Messe di lunedì 25 dicembre, domenica 31 dicembre, lunedì 1 gennaio, sabato 6 gennaio, domenica 7 gennaio, tutte alle ore 9).
Oppure su appuntamento al n. 0143/821004.
Red. Ov.