Cairo M.tte

Il cortometraggio del liceo di Carcare 1º al Premio Nazionale Savona San Valentino

scena del cortometraggioCarcare. Il cortometraggio dal titolo “Il Maestro di Tourlach” si piazza primo assoluto al Premio Nazionale Savona San Valentino “Corti d’amore”, organizzato dal Circolo Savonese Cineamatori Fedic in collaborazione con il Comune di Savona. Partners del premio il Comune di Alassio, la Diocesi di Savona-Noli, il Campus universitario di Legino, il Nuovo Film Studio di Savona, con il patrocinio della Regione Liguria.
Ancora una volta il liceo Calasanzio torna a essere protagonista di un evento culturale che esalta spirito di iniziativa e amore per l’arte. E tutto questo grazie a un macro-progetto di alternanza scuola Lavoro “Fare Cultura per fare Cultura” coordinato dalla professoressa Daniela Olivieri, docente di Storia dell’arte dell’istituto carcarese, e che ha coinvolto circa 40 studenti del quarto anno del Liceo Linguistico, con qualche “infltrato” dal corso Scientifico (Devid Fichera videoperatore, Matteo Marrella musiche e audio). Prodotto di un intenso lavoro è stato proprio il cortometraggio della durata di venti minuti premiato sabato 17 febbraio presso la Pinacoteca Civica di Savona, alla presenza del sindaco Ilaria Caprioglio.

Spiega la professoressa Olivieri: “Una bellissima avventura artistica durata circa un mese e mezzo (dalla scrittura della sceneggiatura alla scelta delle locations, allo studio dei costumi d’epoca, le scelte musicali, la recitazione, le riprese, il montaggio) che si è conclusa nel migliore dei modi, con questo riconoscimento davvero gratificante”.

Il film, girato in B/N, racconta la tragica storia d’amore tra Francois, giovane maestro elementare della cittadina francese di Tourlach (nome di fantasia), mandato a combattere in trincea nel Primo conflitto mondiale, e Louise, rimasta a casa a condurre una vita normale e ingenuamente lontana dagli orrori della guerra. La narrazione avviene attraverso le lettere scambiate tra i due e Renè, caro amico di Francois; le scene scorrono tra la vita di trincea, in mezzo a fango, fame, freddo, pidocchi e paura, e i ricordi che tengono caldo al cuore. Costumi di sartoria teatrale, la trincea di vero fango e acqua perchè appositamente scavata con la ruspa, il treno di inizio Novecento (che ancora oggi percorre la tratta Genova-Casella), riprese in suggestivi ambienti d’epoca (Villa Cambiaso a Savona, il borgo antico di Cengio Alto e l’ala dismessa dello storico Liceo Calasanzio), la colonna sonora originale (composta ed eseguita da Matteo Marrella al pianoforte, con brano finale eseguito con il sassofono dal prof. Roberto Fiello Rebuffello), rendono al massimo realistica la messinscena.

Gli studenti si sono variamente calati nei ruoli di aiuto regia, sceneggiatori, fotografi di scena, addetti ciak, costumisti e truccatrici, doppiatori, comparse e interpreti (Loris Berretta nel ruolo di Francois, Irene Campiati nel ruolo di Louise); hanno partecipato con uguale entusiasmo anche alcuni docenti del Liceo come comparse attoriali, insieme a diversi genitori. Un’ esperienza ricca e impegnativa, dagli indubbi risvolti didattici: sono state messe in gioco le competenze linguistiche degli studenti (la scena clou è interpretata in francese), le capacità relazionali e organizzative, la creatività; non ultimo, lavorare al cortometraggio è stato un modo alternativo per conoscere un capitolo cruciale della Storia, filtrato attraverso la narrazione scritta e filmica di una vicenda d’amore senza tempo.

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