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Veglia Pasquale, omelia del vescovo Mons. Luigi Testore (VIDEO)

Diocesi di Acqui, 31 marzo 2018 – Veglia Pasquale, omelia del vescovo Mons. Luigi Testore

«Questa terza tappa del nostro triduo pasquale ci fa vivere la grande veglia della resurrezione. La Veglia Pasquale è il centro e il punto di riferimento di tutta la liturgia cristiana e quindi ogni anno ci è chiesto di riviverla con grande gioia.

La notte di Pasqua è quella in cui tradizionalmente le prime comunità celebrando il battesimo accoglievano i nuovi cristiani, è la notte in cui scoprire la sorgente della nostra vita cristiana e in qualche modo riscegliere di essere cristiani.

La serie di letture bibliche ci ha fatto ripercorrere tutta la storia della salvezza, dalla creazione, alla prima alleanza di Abramo, dalla pasqua ebraica con l’uscita dall’Egitto, all’attesa della promessa.

E tutta questa storia già effettivamente ci prepara al grande dono di Dio in Gesù. Ma nel mistero pasquale questa storia  assume un carattere di novità, perché nuove sono le prospettive verso le quali Dio ci apre. Allora l’alleanza tra l’uomo e Dio diventa qualcosa di molto più forte, anche l’aspirazione alla libertà e ad una terra nuova ci porta ad una dimensione di eternità, l’agnello pasquale del popolo di Dio diventa Gesù stesso e nel suo dono totale, nella sua croce  e nella esaltazione della vita risorta, troviamo il vero passaggio che ci trasforma.

La Pasqua ci apre ad una vita nuova, è la vita nel Risorto che ci dischiude prospettive di eternità, ma è soprattutto la vita del cristiano che ogni giorno scopre in Cristo la sua speranza.

Ci domandiamo questa sera se nella vecchiezza del mondo ci può essere davvero libertà e novità. Possiamo davvero liberarci dai nostri mali, dalle nostre fatiche, dalle nostre ingiustizie, possiamo veramente sperare in un mondo diverso? La risposta è sì, perché è Pasqua, perché Cristo ha donato se stesso per noi, perché è risorto e ci ha aperto ogni strada di novità.

Dice Marco: “Non abbiate paura”. Questa sera dice anche a ciascuno di noi:

  1. Non avere paura delle tue incertezze, dei problemi della tua vita, delle tue scelte. Hai dentro di te la forza del battesimo, il dono del tuo essere cristiano, la speranza che nasce dal Risorto.
  2. Cerca Gesù, come le donne che vanno al sepolcro. Cerca Gesù non solo a Pasqua, ma tutti i giorni, ma non cercarlo tra i morti, come fosse un personaggio della storia, cerca il Risorto che è vivo e presente in mezzo a noi e che ti offre un cammino vero, un progetto autentico, una speranza di eternità.

Questa sera riscopriamo con gioia il nostro battesimo e capiamo che appartenere alla comunità dei cristiani è un dono che ci dà forza. Farci gli auguri di Pasqua è come dire: siamo contenti del nostro essere cristiani, siamo contenti della speranza che c’è in noi.»

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