Ovada

Ovada: un reparto ospedaliero per curare le malattie croni­che, con 15 posti letto

Ovada. L’Ospedale Civile trova il punto caratterizzante del proprio futuro in “Ospedale di comunità”, secondo il nuovo piano dell’Asl presentato in Regione.

Come riferimento è stata presa una regione tra le più organiz­zate e funzionanti, in senso sa­nitario nazionale, l’Emilia Romagna. In pratica, non subito ma nel medio futu­ro, funzionerà in via Ruffini un nuovo reparto in cui saranno ri­coverati, per un certo periodo, dei pazienti bisognosi di assisten­za sanitaria ma ad un livello tale ma non rendersi necessa­rio il ricorso a reparti speciali­stici.

Si tratterà invece di un reparto dotato di una quindicina di posti letto, seguito da una squadra di in­fermieri, con i medici di fami­glia a gestire e curare le diver­se casistiche presentate dagli stessi pazienti ricoverati, con il sistema della turnazione.

La novità prende lo spunto dal vecchio progetto “dell’infermie­re di famiglia”, creato già ai tempi della gestione Gentili con l’attivazione di quattro po­sti letto. Ed ora, se quella del nuovo, piccolo reparto ospeda­liero per curare le malattie cro­niche di una popolazione sem­pre più anziana come quella ovadese, è la novità di settore, l’Ospedale Civile, in quanto tale, resterà in tutta la sua funzione. Questo è stato ri­badito ancora una volta dal sindaco Paolo Lantero, il principale responsabile della sanità terri­toriale.

I pazienti ricoverati tempora­neamente nel nuovo reparto “di cronicità” potranno restarvi anche per un paio di mesi. Avranno pure l’opportunità di poter rivolgersi ai servizi ero­gati dalla struttura sanitaria lo­cale, come le analisi e le eco­grafie.

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