Ovada

Sit-in alla Stazione ferroviaria per riavere la biglietteria

Sit in alla stazione ovadeseOvada. Si è svolto nel pomeriggio del 19 giugno, davanti alla Stazione Centrale, il sit-in organizzato dal Comitato difesa trasporti Valli Stura ed Orba, per manifestare contro la chiusura della biglietteria ferroviaria, avvenuta ai primi del mese.

Presenti una dozzina di sindaci della zona interessata dalla linea ferroviaria Acqui-Ovada-Genova tanti utenti della linea, sindacalisti e diversi cittadini. Tutti uniti dal fatto di dire “basta” all’ennesimo servizio che se ne va dalla città. Ora peraltro non esiste una biglietteria da Acqui sino a Sampierdarena…

D’ora in poi, per chi parte da Ovada, si può avere il biglietto dalla macchinetta in Stazione, oppure dal tabaccaio o anche on line ma non è la stessa cosa di prima! Eppure la raccolta firme promossa dal Comitato mesi fa ne ha già prodotto più di 2500!

Il sindaco Lantero: “Combattiamo come sindaci contro lo spopolamento del territorio, allora diventa inaccettabile che i vertici delle Ferrovie decidano la soppressione di una biglietteria importante come quella di Ovada. A questo punto i dirigenti devono parlare con noi: a Torino o meglio l’ing. Della Monica (responsabile regionale, ndr) qui ad Ovada! Si investano più soldi nel personale (costa circa 50mila euro l’anno, ndr) e semmai meno nelle risorse”.

Sulla stessa linea il sindaco Gallo: “È inaccettabile quanto sta succedendo. Ieri la macchinetta erogatrice dei biglietti era lentissima e ci sono voluti minuti prima di averlo”.

G.B. Campora Isnaldi, responsabile zonale Cisl: “Tolgono le biglietterie ed il personale. Invece sarebbe essenziale mantenere il rapporto umano, non siamo tutti robot. È meglio il rapporto quotidiano con il personale dello sportello o con una macchina? E poi non deve essere riportato tutto alla condizione economica”.

Ora Comitato e sindaci attendono la mossa dei vertici regionali delle Ferrovie, prima di assumere iniziative più forti.

A monte del sit-in, c’è stato un “giallo”: Paolo Trincheri, membro del Comitato e sceso dal treno di metà pomeriggio, ha raccontato che a Brignole, mentre distribuiva volantini del sit-in, è stato fermato da un controllore, accompagnato dalla Polfer per essere identificato.

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