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Lavoro in campi e vigne, allarme documenti falsi: controlli e arresti da parte dei Carabinieri di Asti

Con il lavoro nei campi e nelle vigne ritorna l’allarme dei documenti falsi in quanto la Provincia di Asti è meta di stranieri che, in cerca di un’occupazione, utilizzano questi documenti per essere “arruolabili” nelle cooperative agricole. Nell’operazione “Sole”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cuneo e della Compagnia di Alba coordinati dalla Procura della Repubblica di Asti, ha permesso di denunciare oltre 200 “finti bulgari”, in realtà cittadini macedoni che si fingevano cittadini europei e potevano spostarsi senza problemi e lavorare nel settore vitivinicolo tra Albese, Braidese e Canellese.

Nel 2º trimestre del 2019 questo fenomeno, dell’acquisizione di falsi documenti d’identità attestanti la cittadinanza bulgara, ha coinvolto nuovamente il territorio astigiano, dove i Carabinieri del Comando Provinciale di Asti, diretti dal ten. col. Pierantonio Breda, soprattutto nell’area canellese, hanno effettuato servizi di controllo che hanno portato all’arresto di 3 persone, 2 macedoni e un albanese.

L’ultimo arresto dei giorni scorsi è di un macedone di 29 anni, in Italia senza fissa dimora, che ha esibito documento rilasciato dalle autorità bulgare. Le verifiche effettuate dai Carabinieri tramite il Servizio di Cooperazione Internazionale di Roma e le Autorità Bulgare hanno dimostrato che il documento che i militari avevano tra in mano, relativamente al numero, corrispondeva ad un documento rubato ed intestato ad un altro individuo. Per il giovane, ritenuto responsabile del reato di “possesso di documenti di identificazione falsi”, si sono aperte le porte del carcere di Alessandria.

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