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Turismo. Tosi (M5s): “Era nell’aria e i dati confermano: calano arrivi e presenze e la Regione che fa? …”

Genova. “Il report dell’Osservatorio turistico della Regione Liguria è chiaro: è stato un luglio nero. Dati alla mano, il report ci dice che: gli arrivi in Liguria sono diminuiti del 2,7% e le presenze (vale a dire i soggiorni, importantissimi per il comparto turistico) del 4,9%. Mettendo a confronto i dati del 2018 con quelli del 2019, significa che la Liguria ha registrato un deprimente -18.527 turisti in fatto di arrivi e un drastico -129.108 per quanto riguarda invece i soggiorni”. Così, il consigliere regionale Fabio Tosi commentando il report dell’Osservatorio.

Che poi aggiunge: “Di fronte a questi dati, Toti e Berrino cosa fanno? Diramano un comunicato in cui millantano un ‘calo contenuto nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere e un incremento costante negli appartamenti’. L’ennesimo esercizio mediatico, tentativo maldestro di sviare l’attenzione dal fallimento della politica turistica dell’assessore competente e della Giunta cui appartiene: cercare di camuffare l’ennesima débâcle dichiarando che abbiamo avuto una ‘flessione tutto sommato modesta’ e che ‘le presenze turistiche lungo l’anno e in particolare in estate sono complessivamente aumentate’ (dichiarazione basata sui dati ancora provvisori di agosto) fa quasi ridere… se non ci fosse da piangere”.

“Meteo alla mano, luglio è stato un mese eccezionale. Aggiungiamoci poi che si è nel cuore dell’estate e che in quel periodo partono milioni di italiani per raggiungere le mete delle loro vacanze… viene naturale chiedersi come mai non abbiano scelto la nostra meravigliosa Liguria. Berrino se l’è chiesto?”

“Poiché Berrino ritiene che gli appartamenti ammobiliati ad uso turistico siano una risorsa e la risposta per chi cerca soluzioni di ospitalità non tradizionali, all’assessore chiediamo: ma Regione Liguria si è mai posta il problema di quanti turisti usufruiscano effettivamente di queste forme di ospitalità? Incrociando i dati (numerici, senza dati sensibili) forniti dalle strutture e trasmessi alle forze dell’ordine come da legge vigente, avremmo davvero contezza dei pernottamenti nella nostra regione. Se questo percorso iniziasse l’anno prossimo, il 2020 sarebbe l’anno zero: da lì dovremmo partire per stabilire l’appeal e le potenzialità turistiche della nostra regione. I confronti andrebbero poi fatti nel 2021 sul 2020. Solo con i dati reali e completi, potremmo chiederci come migliorare l’offerta e attrarre sempre più turisti in Liguria”.

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