Acqui Terme

Consegna dei giornali in abbonamento postale

Acqui Terme. Il documento relativo alla “Consegna dei giornali in abbonamento postale”, approvato dall’Assemblea Fipeg è stato inviato a: on. Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, dott. Matteo Del Fante, Amministratore delegato Poste Italiane Spa. dott. Gianmarco Gelsomino, Responsabile Qualità area Nord-Ovest Poste Italiane Spa, dott. Simone Maggio, Responsabile Gestione Operativa Nord Ovest Poste Italiane Spa.

Questo il testo del documento:

«In data venerdì 15 novembre 2019 si è svolta, a Torino, l’Assemblea della Fipeg, che in Piemonte rappresenta la quasi totalità dei giornali di informazione locale. L’Assemblea ha affrontato il tema della consegna dei giornali in abbonamento postale nella Regione e nelle aree di diffusione nelle regioni limitrofe, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta in particolare.

L’Assemblea ribadisce che la rete dei giornali locali, oltre cinquanta complessivamente – settimanali e bisettimanali – in Piemonte:

– costituisce l’asse portante della informazione regionale;

– garantisce una informazione capillare e plurale, presente su tutto il territorio;

– riscontra una diffusione superiore a qualsiasi altro strumento presente in Regione;

– conta, in tutta la Regione, milioni di lettori alla settimana;

– pone puntualmente all’evidenza delle istituzioni politiche, civili e sociali, specificità e problematiche;

della vita delle aree provinciali, con precisione, affidabilità e professionalità;

– ha acquisito nel tempo un rapporto diretto e costante con la popolazione dai giornali rappresentata;

– ha acquisito e mantiene una fidelizzazione non riscontrabile su alcun altro mezzo similare;

– in un contesto di forte crisi del settore, ha mantenuto un rapporto sostanzialmente stabile con la popolazione di riferimento;

– La rete dei giornali locali, con 700 addetti di cui 250 giornalisti contrattualizzati, oltre l’indotto,costituisce una attività economica, oltrechè culturale, di significativo rilievo.

Per raggiungere i suoi lettori, la rete dei giornali locali ha da sempre utilizzato due mezzi: l’edicola e la consegna in abbonamento postale.

In particolare, per molti dei giornali locali lo strumento della consegna in abbonamento postale è determinante per la propria attività e presenza.

L’Assemblea ha affrontato questo tema, a seguito delle numerose segnalazioni di criticità pervenute alla Federazione e da questa rappresentate in tutte le sedi possibili.

Va premesso che i giornali locali, dopo anni di sollecitazioni, avevano ottenuto e quindi godono del servizio di consegna in J+0 come i giornali quotidiani. Perché è di giornali che stiamo trattando!

Le ricorrenti difficoltà di questo fondamentale servizio di diffusione dei giornali è iniziato nel 2011, con la riforma della consegna della posta e quindi dei giornali, nelle località di provincia, a giorni alterni ed a settimane alterne. Questa decisione ha compromesso in modo significativo l’organizzazione della diffusione dei giornali locali ed ha determinato, per parti importanti del territorio, il ricevimento a settimane alterne, il giorno successivo all’uscita in edicola.

Non si può non evidenziare che l’accordo sul nuovo sistema e la sua organizzazione territoriale fu fatta a Roma, con la partecipazione dei giornali di grande diffusione (allora), senza il minimo coinvolgimento dei mezzi di informazione locale.

Particolarmente penalizzati sono risultati i giornali in uscita al venerdì (ma anche il giovedì) che talvolta vengono consegnati, per via dell’alternanza settimanale, il lunedì successivo se non addirittura il martedì. Alle criticità dello schema di base (alternanza di giorni e di settimane nella consegna) si sono aggiunte le problematiche di una organizzazione aziendale in revisione e ristrutturazione, dai Centri regionali e provinciali di smistamento fino alla distribuzione peculiare svolta dal servizio di portalettere.

Il risultato è stato una continua erosione della platea degli abbonati, che ha sommato difficoltà a difficoltà, a cui gli editori hanno fatto in qualche modo fronte con la loro capacià di inventiva . . . nonché con spirito di rassegnazione. Lasciando purtroppo sul campo perdite e costi.

L’Assemblea dei giornali locali ribadisce che una soluzione decisiva sarebbe superare almeno l’alternanza settimanale, che darebbe la possibilità agli editori di riorganizzare il giorno o i giorni di uscita. Sarebbe una svolta decisiva, ma gli interessi in gioco e la scarsa considerazione della rete locale non fanno ben sperare.

Recentemente è stato promosso il sistema di distribuzione Joint Delivery, presentato come soluzione agli inconveniente derivanti dalla riforma del 2011. Purtroppo per i giornali locali questo nuovo sistema ha peggiorato la situazione. Per cui, non pochi giornali non solo vengono consegnati due giorni dopo, ma anche alla sera, con una perdita concorrenziale pesante sulle notizie rispetto agli strumenti di informazione emergenti.

Anche se, la maggioranza delle copie in abbonamento postale viene consegnata con buona puntualità, questo non è assolutamente sufficiente rispetto alle oggettive esigenze.

Tuttavia, in un panorama di diffusa preoccupazione, non possiamo non segnalare una novità positiva riscontrata negli ultimi mesi: la disponibilità di Poste Italiane, attraverso i funzionari addetti alla qualità del servizio di area Nord Ovest e a quelli territoriali provinciali, ad affrontare sul territorio stesso le criticità segnalate. Con incontri avvenuti ad Asti, Verbania, Casale Monferrato per l’Alessandrino, Savigliano. Gli editori coinvolti segnalano che, per la prima volta, le difficoltà sono state individuate puntualmente e riconosciute. Segnalano anche riscontri positivi di reale interessamento successivo, i cui risultati sono ora in fase di monitoraggio.

L’Assemblea dei giornali locali ribadisce quindi le difficoltà strutturali ed organizzative che permangono dall’anno della riforma del recapito postale del 2011 e ribadiscono che la soluzione, per i giornali stessi, sarebbe quella di superare almeno l’alternanza settimanale.

Danno atto della disponibilità di Poste Italiane, attraverso i propri dirigenti/funzionari ad affrontare sul territorio, capillarmente, i problemi del servizio.

Chiedono che, al momento, sia confermato questo metodo di confronto con gli editori attivi sul territorio, al fine di risolvere almeno le difficoltà afferenti alla rete distributiva».

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