Cairo M.tte

Sanità in Valle Bormida, la vicenda degli ospedali salvavita

Cairo M.tte. Lunedì 13 luglio ha aperto quello che potremmo chiamare un ambulatorio di prima accoglienza sanitaria. Non più Punto di Primo Intervento, tantomeno Pronto soccorso. L’impostazione di questo servizio sembra camminare sulla falsariga delle affermazioni di Paolo Ardenti (Consigliere Regionale Lega Nord) che avrebbe ripetuto più volte che l’ospedale di Cairo non ha mai salvato vite. Che vanno potenziati Savona e Pietra, perché loro salvano le vite. Mentre l’ospedale di Cairo no.

Questa esternazione ha naturalmente sollevato le ire del personale sanitario in forza a Cairo rivendicando il merito di averne salvato tantissime di vite.

Pur condividendo l’utilità del potenziamento dei presidi di Savona e Pietra Ligure si può anche comprendere l’amarezza di personale medico e infermieristico che non accettano questa sorta di condanna. Potrebbero essere in molti a testimoniare con quanta professionalità il personale sanitario di Cairo abbia risolto situazioni decisamente critiche, se non altro per aver stabilizzato i pazienti mettendoli in grado di affrontare indenni il trasferimento a Savona.

Paolo Ardenti tuttavia, nonostante le dichiarazioni sugli ospedali salvavita, è convinto che il San Giuseppe abbia grandi potenzialità e che sia necessario dargli un futuro certo. In che modo? E così salta fuori il progetto della gestione privata con annessa l’apertura del Pronto Soccorso promosso dalla Regione. Sennonché questo progetto sta purtroppo arrancando dopo la sentenza del Tar che ha bocciato le proposte dell’Istituto Galeazzi.

Conclusione. Quello che un tempo era un Pronto Soccorso è diventato poco più di un ambulatorio medico anche se il Sindaco di Cairo parla di una soluzione transitoria in attesa che tutto diventi come prima. A dimostrazione che la politica è molto più complessa di quanto possa sembrare. E non solo la politica. È pur vero che è importante raggiungere, in caso di necessità, un Pronto Soccorso con tutte le attrezzature necessarie: ma è altrettanto vero che la Valbormida è solo amministrativamente legata a Savona, mentre non lo è affatto per quel che riguarda il territorio. E ne abbiamo avuto l’impietosa dimostrazione durante i recenti fenomeni alluvionali.

 PDP

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